“La vagina è spesso etichettata come volgare, ma è proprio da lì che tutti noi veniamo”: con queste parole Sun Ping ha difeso la sua particolare forma espressiva, recentemente condannata dall'Associazione degli Artisti della Cina. Sessantatré anni, l'artista è infatti l'inventrice della cosiddetta “calligrafia vaginale”, metodo di scrittura che prevede appunto l'utilizzo delle parti intime femminili.
Stando alla Ping, non a caso, nella sua forma di comunicazione non c'è proprio nulla di inadeguato o degradante. Piuttosto, continua l'artista, l'intenzione è quella di mostrare al mondo la forte connessione che lega l'espressività, il corpo femminile e la creatività.
#Art Sun Ping Expelled from Government-Led China Artists Association ... https://t.co/7bU7nhBs2t pic.twitter.com/8zkTkFaZtv
— Contemporary artblog (@nycartblog) 15 giugno 2016
Tuttavia, recentemente l'Associazione degli Artisti della Cina ha fatto capire alla sessantatreenne di non essere assolutamente d'accordo con questa visione. Secondo l'organo statale – controllato da Pechino – l'arte di Sun Ping non solo è volgare, ma soprattutto “svilisce la tradizione della calligrafia”. Motivi, questi, per i quali l'artista è stata espulsa dalle fila dell'associazione, cui era regolarmente iscritta dal 1985.
In ogni caso, la Ping non sembra essere particolarmente preoccupata dall'estromissione.
E ha continuato a difendere la calligrafia vaginale: “La mia arte può essere giudicata brutta, ma solo perché viene osservata superficialmente e la nostra società è offuscata dalle convenzioni. Ma c'è anche molta eleganza e bellezza”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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