Mona Wales, una ragazza di 29 anni, ha deciso di cambiare vita e di diventare una maestra del feticismo: "Ero stufa di ricevere ordini e dover mettere i progetti altrui sempre davanti ai miei, così risposi ad un annuncio in cui si cercava una dominatrice e non me ne sono mai pentita. Stando nell’ambiente, mi sono resa conto di quanta passione la gente abbia per i piedi".
Così Mona ha deciso di documentarsi "sulle fantasie più frequenti e ci ho tirato su un lavoro. In una seduta di 'devozione al piede' cedi il piede a qualcuno, che lo lecca, ci gioca, o semplicemente lo ammira. Ma il 'foot fetish' è un genere ampio, c’è chi vuole il piede pulito, sporco, bello, brutto, con calza, calzino, nudo, arcuato, piatto, con scarpe. Il tipico ragazzo con questa fissa è molto timido e un po’ spaventato dal sesso. È una generalizzazione ingiusta ma è più facile affrontare il piede" rispetto a una vagina o un pene.
I motivi? Molti. "Non devi avere un contatto con gli occhi del partner, puoi giocare con il piede nel tuo mondo e focalizzarti solo con quella parte. Il piede è rivelatore. Se fai sesso con qualcuno che urla di piacere ma i suoi piedi non rispondono, non si contraggono o arricciano, significa che non sta godendo davvero. I feticisti del piede credo vogliano l’onestà, guardare dritto a ciò che rivela un orgasmo".
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