Yomo pesa sui conti di Granarolo

Nel terzo trimestre ricavi in leggera crescita ma con un risultato negativo. Il ruolo di Banca Intesa

da Milano

Ricavi in leggera crescita, ma redditività in calo per il gruppo Granarolo nel terzo trimestre 2005. Dalla relazione semestrale al 30 settembre emerge che i ricavi complessivi sono saliti dello 0,6% a 217,4 milioni, un Ebitda in calo a 12,1 milioni da 13,6 milioni e una perdita netta di 1,3 milioni contro un utile di 324mila euro nello stesso periodo del 2004. Il gruppo bolognese spiega che il calo della redditività è da collegare con un andamento stagnante dei consumi, l’inflazione registrata sui costi a cui si aggiungono ingenti risorse investite nel rilancio del marchio Yomo.
A questo proposito, è stata completata la riorganizzazione commerciale, che ha visto l’integrazione delle reti Yomo e Granarolo, mentre entro la fine del 2005 saranno attive tre delle quattro piattaforme distributive delle merci sul territorio nazionale. La quarta piattaforma sarà attiva nei primi mesi del 2006.
Dalla relazione del cda sull’andamento del terzo trimestre, emerge inoltre che l’operazione Yomo dovrebbe completarsi nei primi mesi del 2006, con il superamento dell’affitto e con il completamento dell'acquisizione. Il cda ricorda che lo scorso 7 ottobre Banca Intesa ha acquisito, tramite un aumento di capitale, il 19,8% di Granarolo, realizzando l’accordo sottoscritto da Granlatte, Granarolo e Banca Intesa nell’aprile del 2004.

L’accordo prevede anche che l’uscita di Banca Intesa dal capitale potrà avvenire con la quotazione della società in Borsa, in tempi compatibili con la realizzazione del piano di integrazione e con la possibilità di realizzare il maggior valore dalle sinergie tra le due società.

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