Sul sito internet della sua casa darte, Arman Golapyan dice di sè: «Ricerco è acquisto solo ciò che mi piace. Alcuni quadri mi provocano una reazione così intensa che mi lascio trasportare dallemozione e non valuto il loro eventuale mercato». Devessere che qualche errore, sotto tanto trasporto, Golapyan lha commesso. Così, ieri, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria lhanno arrestato con laccusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata per un valore di circa 27 milioni di euro. E, per cautelare i creditori, le fiamme gialle hanno sequestrato alcuni quadri del mercante darte, tra cui un dipinto attribuito a Rubens («Venere e Adone») da 25 milioni di euro, un quadro riconducibile a Guido Reni dal titolo «Giuseppe che trattiene la moglie di Putifarre», sette altri dipinti minori e 23 tappeti di pregio, la cui autenticità sarà oggetto di una perizia. Tutti beni che Golapyan avrebbe sottratto allattivo della procedura fallimentare.
Le fiamme gialle, ieri, hanno eseguito anche cinque perquisizioni in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria e Veneto. Stando allinchiesta coordinata dal pubblico minitsero Isidoro Palma, il mercante darte - rappresentante legale dellomonima società dichiarata fallita - avrebbe nascosto i capolavori al curatore fallimentare.
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