Dopo il rave party ci addentriamo nella struttura abbandonata di proprietà del Comune di Milano per renderci contro della realtà sconvolgente che si presenta di fronte ai nostri occhi: ecco le immagini simbolo dello sballo.
Fare un giro in città è come attraversare un campo minato: troppe buche, troppo profonde. Tra strade dissestate e spaccature nell'asfalto, servirebbero più di due occhi. Barona, ex Fiera, Portello, Lotto, Wagner, San Vittore e Carrobbio le zone perlustrate: questo il resoconto fotografico del degrado urbano
Alla faccia della città dell'accoglienza, tanto decantata da Pisapia. Il vero volto di Milano è quello di una metropoli dove i bimbi dormono in Stazione Centrale
Una foto del sindaco di Milano alle elementari. È stata postata su Facebook per auguarare ai ragazzini milanesi un buon rientro a scuola. "A loro e a tutti coloro che ogni giorno lavorano al fianco dei nostri ragazzi - ha scritto - il mio più sincero augurio per un anno scolastico interessante e ricco di soddisfazioni"
La Digos obbliga i tassisti in sciopero a togliere qualsiasi cenno a Pisapia dagli striscioni
Nella Milano di Giuliano Pisapia le buche stradali, si sa, non mancano. Complici anche le forti piogge delle scorse settimane, centauri ed automobilisti milanesi si sono dovuti trovare spesso a fare i conti con vere e proprie voragini. Ora che è giunto il momento di ripararle, per rifare il manto stradale il comune ricorre non al classico asfalto, ma a un nuovo sistema "a cerotto", denominato emulsione bituminosa a rottura controllata, che viene applicato con la cazzuola per riempire le varie buche. "È un intervento preventivo che può garantire due o tre anni di vita in più alle strade, con risparmi considerevoli nelle spese di manutenzione", commenta orgogliosa l'assessore Carmela Rozza
Aperto del nuovo campo Rom di via Lombroso per cui la giunta Pisapia ha sborsato 600mila euro. Ma alle famiglie nomadi la nuova abitazione non piace: "C'è poca privacy nelle case"
Il popolo di Facebook ha deciso di "rendere omaggio" al sindaco Pisapia, creando la pagina "I divieti di Pisapia" e ironizzando su alcune sue decisioni