Il tenore Francesco Meli inaugura la stagione della Fenice di Venezia. "Ci apriamo al pubblico, che ci abbandona lo stesso"
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Una pratica orribile che i gestori del rifugio per animali hanno deciso di denunciare pubblicando un video su Facebook
Quello di Atena, questo il nome della cagnolia, è solo l'ultimo dei casi di un fenomeno orribile che sta prendendo sempre più piede nei pressi del rifugio "La Fenice", nel quartiere Ponticelli, a est di Napoli.Come racconta una delle volontarie a Il Mattino, padroni sprovveduti e senza cuore hanno preso l'abitudine di aspettare la notte, recarsi davanti alla onlus che si occupa di accudire i cani meno fortunati, e lanciare al di là del cancello gli animali domestici di cui ci si vuole sbarazzare.A parte la barbarie in sé del lanciare un piccolo animale, il punto è che il cancello è alto quasi 3 metri e spesso le povere vittime, di notte, impaurite e sbalzate in aria, non si rendono conto in tempo dell'accaduto, così da non prepararsi ad una caduta di fortuna, finendo per fratturarsi le gambe, come nel caso proprio di Atena.Inoltre, raccontano sempre dal rifugio, all'interno della struttura non tutti i cani di cui ci si prende cura sono mansueti o addomesticati e un episodio simile, nel cuore della notte, potrebbe scatenarne la loro rabbia, spingendoli ad attaccare e sbranare i nuovi arrivati, appena caduti a terra.Per questo motivo, l'ultimo di una lunga serie di lanci è stato pubblicato su Facebook ,in un video dove si può chiaramente notare uno scooter con a bordo due ragazzi. Uno dei due porta in braccio un piccolo cane, si avvicina al cancello e lo lancia, per poi allontanarsi immediatamente con il complice.Dal rifugio, i volontari lanciano un appello accorato ai padroni senza cuore: non è necessario aspettare la notte per abbandonare un cane lanciandolo in aria. Se proprio dovete abbandonarlo, lasciatelo al cancello, magari legato. Di sicuro, verrà accolto e accudito.