Una curiosa disavventura per fortuna terminata senza grosse conseguenze: una giornata di relax stava per trasformarsi in un dramma
Elvis François, 47 anni, aveva scritto la parola "aiuto" in inglese sullo scafo della barca. Durante il suo naufragio è riuscito a sopravvivere mangiando solo dadi Maggi, ketchup e aglio in polvere
Il bilancio ufficiale è di tre vittime e due dispersi. Il superstite aggrappato ad un salvagente per ore
È stato per due volte soccorso dal personale del porto
Josè Salvador Alvarenga è riuscito a sopravvivere per 15 mesi in mare aperto dal 21 dicembre del 2012 al 30 gennaio 2014. Ma, forse, nasconde un orribile segreto
L'ex naufrago aveva promesso questo passo: "Elena e io ci siamo detti sì cinque anni fa con rito civile, ma ci tenevo a confermare questa promessa in chiesa"
L'uomo era alla deriva e dato per disperso dal 29 gennaio: è sopravvissuto mangiando pesce crudo e bevendo pioggia
La storia del naufrago Josè Alvaregna ha dell'incredibile: secondo alcuni, anche troppo
José Salvador Alvarenga, pescatore salvadoregno, è ritornato a casa dopo 14 mesi passati su un'isola nell'atollo delle Marshall. Alvarenga racconta di essere sopravvissuto cacciando e nutrendosi di uccelli e pesci crudi e bevendo sangue di tartaruga. Naufragato a largo delle coste del Messico il 24 dicembre 2012, il pescatore ha percorso più di 12.500 kilometri per poi approdare sull'isola. Sopravvivendo per più di un anno, Alvarenga ha infine deciso di salvarsi da solo; dopo 22 ore di navigazione è infatti giunto nella capitale delle isole, Majuro. I medici hanno dichiarato che considerando lo stress e le difficoltà a cui è stato sottoposto l'uomo è apparso meglio di quanto ci si potesse aspettare. "Ho pensato di uccidermi diverse volte", ha dichiarato Alvarenga, che adesso si mostra sorridente alla fine di quest'incubo.