pedopornografia

Il motore di ricerca di proprietà della Microsoft suggerisce immagini e filmati pedopornografici a chi digita determinate parole. L'azienda di Bill Gates: "Abbiamo preso in carica il problema e cercheremo di risolverlo al più presto"

Gianni Carotenuto
"Foto e video porno con bambini". Bufera sul motore di ricerca

In un'area giochi di Serpentara, nel quadrante nord-est della Capitale, sono apparsi dei graffiti che istigano allo stupro dei minori. Immediata la reazione degli esponenti di Fratelli d'Italia che hanno provveduto a cancellarli

Bianca Elisi
"Love for stupro", scritte choc in un parco giochi di Roma

Una storia tremenda, che vede coinvolta una bimba di soli 7 anni, costretta dalla madre a farsi fotografare o filmare in atteggiamenti erotici. Il materiale veniva poi condiviso con l’amante conosciuto online della donna, un 50enne di Brindisi: in questi giorni sono arrivate le condanne, attenuata quella della 42enne, alla quale è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e di volere

Federico Garau
Perugia, scatti e video hot della figlia inviati all’amante virtuale

Una storia tremenda, che vede coinvolta una bimba di soli 7 anni, costretta dalla madre a farsi fotografare o filmare in atteggiamenti erotici. Il materiale veniva poi condiviso con l’amante conosciuto online della donna, un 50enne di Brindisi: in questi giorni sono arrivate le condanne, attenuata quella della 42enne, alla quale è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e di volere

Federico Garau
Perugia, scatti e video hot della figlia inviati all’amante virtuale

A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola

Federico Garau
Monza, solo un anno per pedofilo, quasi 2000 file condivisi in rete

A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola

Federico Garau
Monza, solo un anno per pedofilo, quasi 2000 file condivisi in rete

L’uomo aveva adescato la ragazzina sui social network. Conquistata la sua fiducia l’aveva convinta a spogliarsi per lui e poi costretta ad ogni genere di performance erotica, sotto la minaccia della diffusione di foto e immagini in rete: condannato a 7 anni

Federico Garau
Salerno, minaccia 14enne per 2 anni, condannato pedofilo albanese
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