Scampia

Dopo anni di attesa, è cominciata la demolizione della prima delle vele di Scampia che dovranno essere smantellate, la vela verde. Ci vorranno 40 giorni per completare l'abbattimento. L'operazione rientra nell'ambito di un progetto di riqualificazione che prevede l'abbattimento anche della vela gialla e delle vela rossa. Resterà in piedi la vela celeste, quella da dove oggi il popolo di Scampia ha seguito l'inizio di una nuova era

Agata Marianna Giannino
Al via la demolizione della vela verde, finisce l'attesa di Scampia

Il Mafia tour tra i “luoghi della camorra” ha sollevato l’indignazione generale, a tal punto da far rimuovere l’annuncio pubblicato su internet. Ma a Napoli c’è un quartiere - Scampia - dove da tempo arrivano turisti per vedere da vicino le vele raccontate da Gomorra

Agata Marianna Giannino
Mafia tour, a Scampia turismo post-Gomorra

Manifestazioni anti-Lega a Scampia, dove la Lega aveva organizzato un convegno poi annullato. Flop per le sardine, scese in piazza con un flash-mob a cui hanno aderito una decina di persone. Molto partecipato il corteo contro la Lega del popolo delle vele

Agata Marianna Giannino
La mobilitazione anti-Lega a Scampia

Semivuote. A pezzi. Devastate dall’incuria. Logorate nell’immagine e nella struttura. Lo scenario è desertico, surreale. Così si presentano le vele di Scampia alla vigilia dell’abbattimento. Tre, delle 4 rimaste in piedi nel quartiere, dovranno essere rase al suolo. La prima ad essere demolita sarà la vela verde. Stando all’ultimo annuncio del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, l’abbattimento dovrebbe avvenire entro questo mese. Ma alcuni alloggi risultano ancora occupati. La gente di Scampia vive l'attesa della demolizione, tra speranze, ricordi, malinconia e voglia di riscatto. Chi ha vissuto nelle vele, chi ci è tornato, chi lotta per la sua gente e per ricostruire una dignità devastata dalla miseria, dall'abbandono e dagli affari criminali racconta cosa sono state e come il quartiere sta vivendo questo momento

Agata Marianna Giannino
Oltre Gomorra: nelle vele di Scampia alla vigilia dell'abbattimento

Mattia, tra poco 19enne, fino a quattro anni fa era uno dei ragazzi a rischio di Scampia. A 15 anni avvia un corso contro la dispersione scolastica organizzato in Casarcobaleno, struttura gestita dalla cooperativa 'Occhi Aperti". In quello spazio nasce l'incontro con la fotografia. Incoraggiato da un educatore, Fabio Cito, inizia a frequentare un corso di formazione base. E a partire da quel momento non lascia più la macchina fotografica. Da quattro anni fa il fotografo, per passione e per lavoro. Tra i progetti a cui ora sta lavorando, uno racconta la periferia vista con gli occhi degli adolescenti

Agata Marianna Giannino
"Così a Scampia sono stato recuperato con la fotografia"
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