I ricercatori di Harward non hanno dubbi: mantenere le distanze sociali fino al 2022 e prepararsi all'idea che il virus potrà ricomparire almeno fino al 2024 con nuovi focolai. Incertezza, invece, sulla durata dell'immunizzazione degli ex-Covid, decisiva per formare un'immunità di gregge
Pubblicato lo studio di un team di ricercatori dell'università britannica di Cambridge. Tramite la filogenetica gli scienziati sono risaliti alla storia del patogeno, scoprendo come questo abbia sviluppato almeno 3 ceppi. A diffondersi in Europa il tipo C: la malattia è arrivata in Italia tramite una precedente infezione in Germania ed a Singapore
Alcuni ricercatori cinesi, dopo aver studiato la reazione dell'organismo su 175 pazienti guariti, si sono accorti che un terzo di loro aveva sviluppato pochi anticorpi mentre in altri non c'era alcuna traccia dell'immunizzazione al virus. Lo studio è uno dei primi sui guariti, anche se non ancora "peer reviewed"
La previsione è stata fatta dall’Ihme, l'Istituto per le misurazioni e la valutazione della salute della facoltà di Medicina dell'università di Washington
Il questionario è stato elaborato dalla clinica urologica dell’ospedale di Cattinara a Trieste. Si può compilare fino a domani ed è composto da una serie di domande di natura fisica, psicologica e sessuale
Il dato è emerso da una ricerca della London School of Hygiene & Tropical Medicine e tiene conto del numero di infettati da quando è comparso il Covid-19 in Europa
Uno studio del Campus Bio-Medico di Roma svela che il virus si è diffuso "due volte", dalla Germania e dalla Cina. "La ricerca dimostra due differenti momenti epidemici distanziati l'uno dall'altro", spiega il Prof. Ciccozzi.
Alcuni scienziati del Maryland hanno "provato" la correlazione tra la diffusione del Covid-19 ed il clima: effettivamente, l'Italia ed i paesi maggiormenti coinvolti sono accomunati da condizioni molto simili che avrebbero avvantaggiato la diffusione della pandemia
La ricerca è stata pubblicata da 4 esperti e si riferisce a Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Marche
Uno studio della North Carolina State University ha osservato 925 gatti domestici di vari continenti scoprendo che, se lasciati liberi di vagare, possono uccidere più dei mici selvatici