Zaia: "Troppi oriundi qui solo per il passaporto, cambiare regole"
"Se gli oriundi italiani sono intenzionati solo a sfruttare lo ius sanguinis per portarsi a casa il nostro passaporto e la nostra cittadinanza, che non è una cittadinanza qualunque, non sono d'accordo nel concedergliela così tanto facilmente. E lo dice uno il cui nonno era nato in Brasile". Lo dichiara il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a proposito della questione delle migliaia di oriundi, in particolare sudamericani, che da anni intasano le anagrafi dei comuni del Veneto per farsi riconoscere la cittadinanza italiana. "Se invece uno sceglie di essere davvero un cittadino italiano - spiega il governatore - imparando la nostra lingua, conoscendo il nostro paese e magari avendo anche intenzione di venire ad abitare qui, allora, in questo caso, e con questi requisiti minimi, non avrei nulla da obiettare". (Alexander Jakhnagiev)