Passo indietro di Becciu. "Obbedisco a Francesco, non entro in Conclave"

Il cardinale: "Ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco, pur rimanendo convinto della mia innocenza"

Passo indietro di Becciu. "Obbedisco a Francesco, non entro in Conclave"
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«Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fa o alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza». Arriva solo stamattina la nota di monsignor Angelo Becciu con cui il prelato condannato a 5 anni e sei mesi per peculato e truffa nel processo in Vaticano sul palazzo londinese di Sloane Avenue fa un passo indietro e rinuncia al Conclave.

Non è ancora chiaro se saranno i cardinali a decidere se accettare o meno il passo indietro dal Conclave del cardinale sardo. Nessuno dei cardinali intercettati prima dell’arrivo alla alla sesta Congregazione pre Conclave ha preferito rispondere sul caso Becciu. «Non ne possiamo parlare», sintetizza per tutti il cardinale Raphael Sako, patriarca dei caldei. «Vediamo ancora, non conosciamo tutta la storia», rispondono vagamente gli altri presuli.

La decisione arriva dopo le pubblicazioni di chat e audio che dimostrerebbero come la condanna sia arrivata dopo un processo con regole cambiate in corsa quattro volte e testi imbeccati dall’accusa. La sua esclusione è una vittoria del Segretario di Stato Pietro Parolin, forte di due lettere dattiloscritte siglate con una «F» e mostrate a Becciu che dimostrerebbero la volontà di Francesco di escluderlo dal Conclave: una risalirebbe al 2023, l’altra nei giorni del ricovero del Papa al Gemelli.

Becciu è sempre stato convinto di essere ancora pienamente in diritto di stare in Conclave, forte del parere di autorevoli esperti come l’ordinaria di Diritto ecclesiastico Geraldina Boni, secondo cui «Becciu avrebbe eventualmente perso i diritti connessi al cardinalato», non appunto la dignità cardinalizia.

Tra rinunciare al voto per obbedienza al Papa o disubbidire da morto a chi l’ha mandato a un processo sempre meno credibile», come aveva osservato lo storico della Chiesa Alberto Melloni, Becciu ha scelto la strada più difficile. «Ma adesso che il segreto è sciolto, non è detto che Becciu nei prossimi giorni non decida di spiegare al mondo i termini del complotto ordito contro di lui», dice una fonte vaticana che ha seguito il processo.

Come ha rivelato il Domani e in base a un audio che stasera dovrebbero mandare in onda le Iene l’ascoltatissima consigliera di Papa Bergoglio Francesca Chaouqui avrebbe concordato il pentimento del teste chiave Alberto Perlasca, ex fedelissimo di Becciu, anche attraverso dettagli e informazioni

riservate apprese dalla gendarmeria e dalla Procura vaticana, pur di salvare lo stesso Parolin dalle responsabilità attribuite invece a Becciu. Possibile che uno dei porporati più papabili fosse all’oscuro di questa vicenda?

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