Canada, vittoria a sorpresa dei liberali di Carney: "Non dimenticheremo tradimento Usa"

Nulla da fare per il leader dell’opposizione, il populista Pierre Poilievre, che aveva tentato di trasformare le elezioni in un referendum sull’ex primo ministro Trudeau

Canada, vittoria a sorpresa dei liberali di Carney: "Non dimenticheremo tradimento Usa"
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In Canada vincono i liberali di centrosinistra del primo ministro Mark Carney. Ribaltate le previsioni della vigilia, che vedevano favorito il leader dell’opposizione, il populista Pierre Poilievre, che aveva tentato di trasformare le elezioni in un referendum sull’ex primo ministro, Justin Trudeau, dimessosi lo scorso gennaio.

Secondo gli osservatori sul voto canadese hanno pesato non poco le "minacce di annessione" di Trump e la guerra commerciale avviata dal presidente Usa, che hanno suscitato come reazione un’ondata di nazionalismo che ha gonfiato le vele dei Liberali, aiutandoli a ribaltare il risultato. La durissima risposta di Carney a Trump, nonché la sua grande esperienza in campo finanziario (ha diretto la Banca centrale canadese durante la crisi del 2008 e la Banca centrale britannica subito dopo la Brexit), evidentemente hanno convinto i suoi concittadini che fosse l'uomo giusto al posto giusto. Non ha pagato più di tanto, invece, lo slogan "Canada first" di Poilievre, considerato una brutta copia del trumpismo.

Nonostante la vittoria i liberali non dovrebbero riuscire a raggiungere la soglia dei 172 seggi necessaria ad ottenere la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni. Sarà necessario, dunque, fare accordi con altri partiti per garantire la stabilità all'esecutivo. E su temi chiave come l'economia, il commercio e la politica estera Carney dovrà, giocoforza, cercare dei compromessi.

Il Canada "non dovrà mai dimenticare il tradimento americano", ha detto Carney nel discorso per celebrare la vittoria. "Il nostro vecchio rapporto con gli Stati Uniti è finito". Parole durissime, con cui il leader liberale infiamma i propri elettori. "L'America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua. Queste non sono minacce vane. Trump sta cercando di spezzarci per poterci possedere. Questo non accadrà mai". Carney ha poi annunciato l'intenzione di un dialogo con il presidente americano, che ha dichiarato di voler fare del Canada il 51esimo stato degli Usa. "Quando mi siederò con Trump, saremo pienamente consapevoli di avere molte altre opzioni per costruire prosperità per tutti i canadesi", ha affermato. "Combatteremo con tutte le nostre forze per ottenere il miglior accordo per il Canada", ha aggiunto. Infine, rivolgendo un appello all'unità, il leader dei liberali ha detto che "stiamo acquistando prodotti canadesi, stiamo sostenendo i nostri amici e vicini nel mirino del presidente Trump. Vinceremo questa guerra commerciale e costruiremo l'economia più forte del G7".

Preso atto dei risultati per lui negativi il leader conservatore Poilievre ha promesso di collaborare: "Metteremo sempre il Canada al primo posto", ha detto ai propri sostenitori.

"Collaboreremo con il primo ministro e tutti i partiti con l’obiettivo comune di difendere gli interessi del Canada e ottenere un nuovo accordo commerciale che ci lasci alle spalle questi dazi, proteggendo al contempo la nostra sovranità".

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