Expo 2030, Tajani: "Avevamo competitor fortissimi, lo sapevamo"
La candidatura di Roma ad ospitare Expo 2030 "era molto complicata. Avevamo dei competitor fortissimi, lo sapevamo". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine della ministeriale Nato. "Noi - continua - abbiamo ereditato una candidatura e una situazione in cui c'erano già impegni presi da parte di molti Stati: abbiamo cercato di far sì che si potesse ribaltare una situazione che appariva già molto difficile. Si sono impegnati" tutti, "dal capo dello Stato" in giù, "tutti quanti ci siamo impegnati: il governo, il sindaco di Roma, la Regione Lazio, tutti, per cercare di ottenere un risultato positivo, che non c'è stato". "Bisogna accettare i risultati - prosegue - l'Italia ha organizzato l'Expo pochi anni fa (a Milano nel 2015, ndr). Forse questo è un altro degli elementi che può aver inciso. Comunque, la città di Roma è stata presentata, ha avuto la possibilità di organizzare un grande evento qual è stato il Ryder Cup, organizzerà un grande evento qual è il Giubileo il prossimo anno. Forse - nota - sarebbe stato giusto non rinunciare alla candidatura delle Olimpiadi, come è stato fatto: forse quelle le avremo ottenute". Tuttavia, "per valorizzare la città di Roma noi saremo presenti, da protagonisti, all'Expo ad Osaka, con un padiglione che credo farà effetto. Saremo presenti anche a Riad, con un padiglione che farà effetto anche lì. Questo è un modo per essere presenti: congratulazioni all'Arabia Saudita. Ho incontrato ieri il ministro degli Esteri a Barcellona: hanno fatto un buon lavoro, complimenti" (Alexander Jakhnagiev)