
Fs sta portando avanti il confronto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) sul modello di finanziamento Rab (Regulated Asset Base). "Noi stiamo andando avanti con il tavolo congiunto con il Mef sui vari temi, che riguardano sia l'identificazione di perimetro, sia la scelta societaria, sia tutte le technicality di carattere finanziario e gli impatti sul bilancio dello Stato. Il progetto che abbiamo presentato è stato ritenuto molto interessante e c'è una collaborazione molto attiva per identificarne la percorribilità. Quindi sì, stiamo andando avanti di concerto con il Mef per studiare la possibilità che questo venga realizzato". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato del Gruppo Fs, Stefano Antonio Donnarumma, a margine del punto stampa nella sede centrale di Fs.
Donnarumma ha ribadito che il confronto con le istituzioni prosegue senza il coinvolgimento di investitori privati: "Sullo schema di finanziamento stiamo andando avanti con il tavolo congiunto con Mef e Ragioneria di Stato su vari temi. Il progetto che abbiamo presentato è stato ritenuto molto interessante". Ha poi aggiunto: "Non stiamo parlando con investitori, ma stiamo parlando con il Mef per capire se il modello di finanziamento Rab funziona".
L'amministratore delegato ha inoltre chiarito la posizione di Fs rispetto ai fondi di investimento privati: "Non stiamo parlando con investitori, ora siamo nel modello, stiamo cercando di capire con il Mef se il modello funziona. F2i non è un'azienda che investe, ma è una Sgr e crea fondi di investimento".
Donnarumma ha poi sottolineato che la priorità del gruppo Fs rimane la continuità degli investimenti infrastrutturali: "Ai ferrovieri poco interessa chi mette i soldi, per loro conta che vengano finanziati gli investimenti per realizzare le infrastrutture. Noi tutti abbiamo ben chiaro che le Ferrovie dello Stato non possono che essere a controllo pubblico, per mantenere saldo il tema della missione e garantire che gli investimenti siano equi e che vadano a tutti i livelli".
L'ad ha evidenziato il ruolo cruciale del finanziamento pubblico per la manutenzione della rete e lo sviluppo del traffico regionale: "Noi vogliamo garantire che, con il flusso costante di denaro pubblico che sostiene i nostri investimenti, potremo operare sempre su due aspetti: la manutenzione - per tenere la rete sempre funzionale ed efficace - e tutte le attività, anche di sviluppo, che riguardano il traffico dei pendolari dei regionali, che è la massa maggiore di treni e di passeggeri che gestiamo. Svincolare l'aspetto legato esclusivamente all'Alta Velocità, che è un ambito più di mercato, ci aiuterebbe ad alleggerire questo carico, che per lo Stato è molto importante".
Infine, Donnarumma ha chiarito la posizione di Fs sul passaggio di Giampiero Strisciuglio dalla guida di Rfi a Trenitalia: "Nessuno ci ha detto mai che Strisciuglio non andava bene.
Nell'interlocuzione Ferrovie-Mef-Mit ci sono state chieste integrazioni documentali e alla fine abbiamo ottenuto un nulla osta per il passaggio da Rfi a Ferrovie. Abbiamo chiuso gli aspetti informali e abbiamo convocato le assemblee per procedere con le nostre decisioni".
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