Un tè per 150 sterline. Carlo III apre Balmoral ai turisti, ma William non è d’accordo

I biglietti per visitare le sale di Balmoral a cui finora avevano accesso solo i reali sono andati esauriti in poche ore, ma l’iniziativa di Carlo III non sarebbe piaciuta affatto al principe di Galles

Un tè per 150 sterline. Carlo III apre Balmoral ai turisti, ma William non è d’accordo
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Carlo III vorrebbe monetizzare al massimo il fascino che le residenze reali esercitano da sempre sul pubblico e, contemporaneamente, avvicinare le persone alla royal family. Così ha deciso di aprire ai visitatori alcune delle sale finora rimaste interdette in una delle tenute più belle e amate dalla regina Elisabetta: Balmoral. Non solo. Dopo aver scoperto la storia e i segreti dell’antica dimora i turisti potranno anche prendere tè e dolcetti proprio come fanno i reali. Neppure l’enorme successo di pubblico, però, avrebbe scalfito lo scetticismo del principe William, contrario all’iniziativa.

A Balmoral per il tè

Balmoral non è solo la residenza estiva e privata dei Windsor. È anche un luogo del cuore. Fino a non molti anni fa in questa dimora la royal family aveva il privilegio di vedere un’inedita versione della regina Elisabetta intenta a lavare i piatti dopo il pranzo e del principe Filippo impegnato al barbecue, o in lunghe escursioni lungo le valli scozzesi. Qui, inoltre, Carlo e Lady Diana trascorsero la luna di miele.

Balmoral, però, è stata anche teatro di eventi tristi. Tra le sue mura si è spenta Elisabetta II, l’8 settembre 2022, William e Harry, ancora bambini, hanno appreso la notizia della morte della loro madre, dopo l’incidente avvenuto il 31 agosto 1997 nel Tunnel dell’Alma, a Parigi. Come ricorda Il Corriere.it per la regina Vittoria Balmoral era “un paradiso dove tutto sembra respirare libertà e pace”. Vittoria ne era affascinata a tal punto da farne la dimora estiva della famiglia nel 1848 e deciderne l’ampliamento nel 1853. Meno romantico fu Edoardo VII, per il quale il Castello non era altro che “un fienile con mille spifferi”.

Due opinioni che rendono alla perfezione i sentimenti contrastanti che Balmoral suscita nei visitatori: o la si odia con tutte le proprie forze, o la si ama per sempre. Chissà cosa penseranno i turisti moderni che da quest’anno, fino al 4 agosto, potranno passeggiare tra le sue sale, anche in molte finora vietate al pubblico. Carlo III, infatti, ha preso una decisione sorprendente: consentire a 40 fortunati, ogni giorno, di ammirare sette stanze al pianterreno utilizzate dalla royal family, oltre ai giardini e alla sala da ballo, gli unici ambienti già visitabili. Tra gli ambienti inediti, chiamiamoli così, c’è anche il salone in cui vennero scattate le ultime fotografie della regina Elisabetta.

La visita costa 100 sterline (120 euro), dura 45 minuti ed è accompagnata da 15 guide che si danno il cambio. La vera novità, però, è un’altra: con 50 sterline in più i visitatori potranno prendere il tè e gli scones nella residenza e utilizzare i servizi di porcellana realizzati per la regina Vittoria e che ancora adesso sono usati dai Windsor.

William non è d’accordo

I biglietti a disposizione per la visita sono 3.400. Anzi, erano, visto che sono andati letteralmente a ruba in pochissime ore. Ad acquistarli sono stati turisti dal Regno Unito, ma anche dagli Stati Uniti, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Ufficialmente Carlo III ha realizzato questa sua idea con lo scopo di avvicinare la gente alla monarchia britannica, di raccontare in modo diverso qualcosa in più sulla vita privata dei Windsor.

Quelle piccole cose, come i romanzi di PD James o il gong per annunciare la cena, che raccontano la vita familiare. Certo, parliamo di una famiglia particolare, ma che ha, come tutti, una quotidianità fatta di eventi comuni, di oggetti che hanno un valore affettivo ed è formata da persone con gusti precisi, che abitano in splendide dimore lasciando segni del loro passaggio.

Di fatto, però, Carlo III avrebbe anche voluto capitalizzare il più possibile l’attrazione che il pubblico prova nei confronti della Corona e dei luoghi a questa legati. Forse anche per questo il principe William non avrebbe preso molto bene la decisione paterna. Balmoral, infatti, rimane il luogo della sua infanzia. Al magazine “Hello!” la curatrice di Balmoral, Sarah Hoare, ha dichiarato: “È la casa delle vacanze. Non ci sono visite di Stato qui. Non abbiamo stanze di Stato. È la loro casa privata”. Dove i Windsor, in particolare William e Harry, conservano alcuni dei ricordi più importanti della loro vita.

Ora le stanze in cui la royal family ha riso e pianto, parlato, discusso, litigato, trascorso momenti tranquilli lontani dagli impegni ufficiali, dimenticando per un po’ il protocollo, verranno attraversate da occhi estranei.

Queste visite guidate serviranno davvero a far conoscere i Windsor, oppure porteranno, come rovescio della medaglia, una progressiva perdita del mistero che circonda la monarchia? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal tipo di interesse, dalla disposizione d’animo con cui i turisti si accosteranno alla storia antica e contemporanea di Balmoral.

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