L'Olanda non sbaglia. Italia unica big fuori

Avanti anche i «tulipani» trascinati da super Gakpo: tutto facile con la Romania

L'Olanda non sbaglia. Italia unica big fuori
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Ci pensa sempre Codu Gakpo. Uno che magari durante la stagione sparisce dai radar internazionali, anche se a Liverpool ha pur segnato 23 gol in diciotto mesi, e poi nei grandi appuntamenti viene sempre fuori. Come all’ultimo Mondiale, in cui ha timbrato tutte le partite della prima fase, e come qui in Germania dove ha già segnato alla Polonia, all’Austria e ieri nella sfida complicata con la Romania, sbloccata proprio da un suo lampo e messa in cas-ROMANI saforte da un suo assist per Malen. È un’Olanda indolente, un po’come nella tradizione, un’Olanda che deve prendere qualche schiaffo per svegliarsi. Come accadde anche all’unica Olanda vincente della storia, che nell’88 dovette partire con un ko contro l’Unione Sovietica, prima di ingranare la marcia vincente che si concluse proprio a Monaco (come ieri...) con la vendetta contro i russi. Questa Olanda ha dovuto prendere tre schiaffi dall’Austria e finire ripescata tra le terze prima di svegliarsi dal solito torpore. Non solo, ma ha anche dovuto spaventarsi davanti alla partenza a razzo della Romania prima di ritrovare l’orgoglio, la classe e il genio per rimettere la partita in carreggiata. Per 20 minuti infatti la Romania sembra quella di Hagi, quello vero, in cui persino Hagi junior si ritaglia qualche giocata brillante, anche se dopo pochi minuti si prende una tremenda gomitata di Dumfries sulla testa e deve giocare con una fasciatura sul cranio. Romania che va anche vicina al gol con una sventola di Man che passa sopra la traversa. Poi però, come d’incanto, spunta proprio lui, il solito Gakpo (nella foto), e i giochi sono fatti. Apertura di Simmons sulla sinistra, l’ala si beve uno stordito Ratiu, e infila Nita sul primo palo. A quel punto inizia un’altra partita, la Romania sparisce come un pugile suonato per quasi tutto il primo tempo, e l’Olanda sale in cattedra, Reijnders garantisce le geometrie, Bergwijn e Depay imperversano, Simmons spreca un po’ presuntuosamente l’altra migliore occasione (42’).

Nella ripresa gli Orange sfiorano più volte il raddoppio con due percussioni di Gakpo (sventate da Nita), con un colpo di testa di Van Dijk e una punizione di Depay, fino a trovarlo con un assolo del solito Gakpo che offre a Malen un pallone che non può sbagliare. Come il 3-0 della sicurezza. L’Olanda passa e può guardare in alto, in un lato del tabellone che avrebbe dovuto favorire l’Italia. Che però è l’unica big già tornata a casa.

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