Swift, serenata a Kamala Harris. E Donald Trump non vuole il bis del duello tv

La popstar si schiera con la Harris: il suo appoggio può spostare gli equilibri, soprattutto tra i più giovani

Swift, serenata a Kamala Harris. E Donald Trump non vuole il bis del duello tv
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Donald Trump e Kamala Harris ripartono dalla seconda stretta di mano, quella a New York per la cerimonia in ricordo delle vittime dell'11 settembre, dopo il dibattito televisivo di martedì sera. Un confronto serrato, duro, in cui la candidata democratica ha giocato sempre in attacco, facendo cadere il rivale repubblicano nella maggior parte dei suoi tranelli. È presto per dire come si tradurrà in termini di voti la prova positiva della vicepresidente Usa, ma il primo sondaggio di Cnn tra gli elettori registrati mostra che il suo gradimento è salito dal 39% al 45%, mentre quello del tycoon è sceso di due punti, dal 41% al 39%. E per il 63% (contro il 37%) la performance di Harris sul palco di Philadelphia è stata la migliore.

Il guru delle proiezioni Nate Silver scrive sul suo blog FiveThirtyEight che c'è «un forte consenso sul fatto che lei abbia vinto la serata», e «anche il panel di Fox News che ho seguito sembrava ammettere che ha prevalso». «Harris ha chiaramente vinto il dibattito, non perché ha sostenuto con forza le sua visione o i risultati degli ultimi quattro anni, ma perché è arrivata con una strategia per schernire e incitare» Trump a cedere al «rancore personale e della vanità», è invece il parere del board editoriale del Wall Street Journal, il quotidiano che fa capo alla famiglia Murdoch. La vicepresidente, continua, ha «teso la sua trappola» e l'ex comandante in capo ha trascorso «gran parte del dibattito parlando del passato, di Joe Biden o degli immigrati che mangiano gli animali domestici, ma non di come vorrebbe migliorare la vita degli americani». «L'America ha potuto vedere la leader con cui sono stato orgoglioso di lavorare per tre anni e mezzo - è il commento di Joe Biden - Harris ha dimostrato di essere la scelta migliore per portare il nostro Paese in avanti. Non torneremo indietro».

La candidata dem, tuttavia, invita i sostenitori a mantenere i piedi per terra: «Calma ragazzi, siamo ancora gli sfavoriti in questa gara. È serrata», dice stando a quanto riporta la Cnn, ribadendo il nuovo mantra secondo cui «la stragrande maggioranza di noi ha molto più in comune di ciò che ci separa». Trump, da parte sua, sottolinea (come da copione) che è stato il suo «miglior dibattito di sempre considerato che eravamo tre contro uno», e criticando i moderatori «faziosi». Per l'ex presidente il dibattito è stato «truccato» da Abc, la rete tv che lo ha trasmesso: «È stato un affare truccato, come supponevo. Correggevano tutto, ma non lei». Harris ieri ha già proposto al rivale un secondo confronto, dicendo che lei «è pronta», e chiedendo: «Donald lo è?». «Non so se voglio farne un altro», replica lui.

Intanto Harris incassa con un tempismo perfetto un endorsement pesantissimo, quello di Taylor Swift, una delle icone della cultura pop più celebrate d'America e con un seguito enorme in tutto il mondo, che potrebbe dare una spinta importante al ticket dem con gli elettori più giovani. «Voterò per Kamala - scrive in un post su Instagram - perché combatte per i diritti e le cause che credo abbiano bisogno di un guerriero che le sostenga. Penso sia una leader dalla mano ferma e credo che potremmo realizzare molto di più in questo Paese se fossimo guidati dalla calma e non dal caos. Come molti di voi ho guardato il dibattito», aggiunge poi, firmandosi come Childless Cat Lady, gattara senza figli, un riferimento al commento ormai famoso fatto dal compagno di corsa di Trump, il senatore dell'Ohio JD Vance. E nella foto, Swift compare con in braccio Benjamin Button, uno dei suoi tre felini. «È una liberal, era solo questione di tempo, ma ne pagherà il prezzo sul mercato», chiosa il tycoon.

A commentare la serata è pure il proprietario di X Elon Musk: «Anche se non ritengo che i conduttori siano stati

imparziali, Harris ha superato le aspettative della maggior parte delle persone», ammette, precisando tuttavia che «quando si tratta di fare le cose, e non solo di dire belle parole, Trump farà un lavoro molto migliore».

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