La terrazza del Sinigaglia illusa dal Como di Cutrone. Che beffa il ritorno sul lago

Prima casalinga nella A ritrovata. Avanti di due reti, lariani ripresi

La terrazza del Sinigaglia illusa dal Como di Cutrone. Che beffa il ritorno sul lago
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Se n'era andato dal campo con il premio del migliore giocatore di B. Da comasco, Patrick Cutrone è protagonista anche del ritorno dei lariani in A, grazie al cross deviato in rete da Casale e con il gol del 2-0. Ma 127 giorni dopo dall'1-1 al Cosenza che riportò sul Lario la massima categoria, il clima è cambiato, dentro e fuori dal campo. Le camicie sbottonate del 10 maggio sono baveri alti che proteggono dal vento freddo che pettina una classifica ingarbugliata: 2 punti in 4 giornate. Colpa anche del Bologna, a sua volta ancora a secco di vittorie.

Finisce 2-2 al primo dei 9 di recupero, ma sulla terrazza vista lago del Sinigaglia è comunque occasione da non perdere. Presenti i tifosi che c'erano anche in C e che hanno beneficiato di prezzi scontati per gli abbonamenti, ma in fondo temono possa anche essere una delle ultime loro stagioni di A. Como vuole essere la Montecarlo del calcio italiano, i 10mila seggiolini del rinnovato Sinigaglia hanno il sapore di hospitality da monetizzare. Il semm cumasch della campagna abbonamenti racconta 117 anni di storia ma come rovescio della medaglia ha le divise con Mola sul petto e nome in arabo sulle spalle. Lungo via Rosselli, decumano del delirio di fumogeni e motorini imbizzarriti per la festa promozione, bus a targa belga scaricano anziani con guida turistica diretti allo stadio. Che magari non sarà ancora quello che gli Hartono vorrebbero far diventare, ma resta il più popolare degli impianti: il tifoso da panino nello zaino cammina accanto a moglie e figli di Pepe Reina e alla dolce metà di Strefezza, Fabregas al di là del vetro di bordo campo fa il pieno di consigli urlati dal tifoso della porta accanto.

Difficile a dirsi se sia per quelle imbeccate, ma per la prima volta in porta ci va Audero, così come Fadera fa conoscenza con il boato del suo nuovo stadio, proprio per la rete del vantaggio dopo 5 giri d'orologio. Tranne un sinistro a giro di Orsolini, è solo Como: Cutrone (deviato da Casale e con pallonetto dopo assist al bacio di Paz), Strefezza e Fadera nella ripresa. Ci sono Juric e Aulisio, c'è persino il rapper Drefgold. Peccato manchi il Var per valutare il gol del raddoppio. Poi, a 15' dalla fine, accorcia Castro e nel recupero Iling impatta.

Il Como la butta via, il Bologna la riprende: non vince nessuno se non Cutrone, minacciato sui social 10 giorni fa per il rigore sbagliato a Udine.

Un anno fa, i lariani battevano 2-1 la Ternana in B, ora devono ancora trovare la loro dimensione dopo 21 anni senza A. I bolognesi, alla prima di Pobega (palo) e Iling (gol), scuotono comunque la testa: «Ah, come era bello il Bologna di un anno fa». Tutto spazzato via dal tempo. E dal vento.

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