«Nessuno più di noi vuole la fine della guerra» ma l'Ucraina «non accetterà mai» un accordo di pace imposto. Il presidente Volodymyr Zelensky parla dal podio dell'Assemblea Generale Onu prima di volare a Washington per presentare a Joe Biden il suo «piano per la vittoria», e davanti ai leader mondiali ribadisce che «l'alternativa alla pace è ulteriore sofferenza e altri disastri».
«Voglio una pace reale, giusta, per la mia gente. Chiedo il vostro supporto, a tutti i Paesi: non dividete il mondo, siate Nazioni Unite, e questo ci porterà la pace» dice il leader di Kiev salutato da un lungo applauso. Nel suo intervento, Zelensky denuncia che Vladimir Putin sta cercando dei modi per «spezzare lo spirito ucraino», anche prendendo di mira l'infrastruttura energetica del suo paese con attacchi russi deliberati alle centrali elettriche e all'intera rete energetica. «Mosca ha distrutto tutte le nostre centrali termoelettriche e gran parte della nostra capacità idroelettrica - continua - È così che Putin si sta preparando per l'inverno, sperando di tormentare milioni di ucraini lasciandoli al buio, e costringere il paese a soffrire e ad arrendersi».
Oltre a precisare che secondo fonti di intelligence, la Russia sta pianificando attacchi alle installazioni nucleari di Kiev. Il leader del Cremlino, da parte sua, riunisce il consiglio di sicurezza nazionale sulla deterrenza nucleare, e si riserva il diritto di impiegare armi atomiche non solo per rispondere ad una aggressione contro Mosca, ma anche contro l'alleata Bielorussia. Da New York, invece, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla Tass dice che «raggiungeremo la vittoria, non abbiamo dubbi». «L'Occidente deve capire che questa guerra sarà persa», avverte il titolare della diplomazia russa. A margine dei lavori dell'Assemblea Generale Onu, Biden ha presieduto un evento con i leader mondiali lanciando una «storica» dichiarazione congiunta di sostegno per la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina. Come fa sapere la Casa Bianca, oltre 30 Paesi e la Ue hanno aderito. «La guerra di aggressione della Russia ha causato danni enormi alle città e alle infrastrutture ucraine. La sua responsabilità ai sensi del diritto internazionale di pagare per i danni che sta causando è chiara», si legge nel documento, in cui si afferma pure che «continueremo a valutare e monitorare i progressi su questi impegni attraverso le riunioni della piattaforma dei donatori ucraini e l'annuale conferenza sulla ripresa ucraina, la cui prossima edizione sarà ospitata dall'Italia nel 2025». Anche la premier Giorgia Meloni precisa a Zelensky: «Conta su di noi».
Oggi Zelensky vola alla Casa Bianca per presentare il suo piano per la vittoria prima al presidente americano e poi (separatamente) alla vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris. Probabilmente non incontrerà invece Donald Trump. Come riporta Politico citando alcune fonti della campagna dell'ex comandante in capo, al momento non è stato programmato alcun faccia a faccia, a differenza di quanto si era appreso in precedenza. Trump si sarebbe irritato per la visita di Zelensky domenica ad una fabbrica di munizioni a Scranton, città natale di Biden in Pennsylvania, una tappa in stile elettorale. Una copia del documento, invece, sarà inviata a tutti i deputati e ai senatori del Congresso: stando alle anticipazioni di Bloomberg il programma prevede cinque punti. Anzitutto la richiesta rivolta di fatto agli Usa di autorizzate l'uso dei missili a lungo raggio per colpire in profondità il territorio russo, e poi l'appello a inviare altri aiuti militari e fondi economici.
Quindi, scrive l'agenzia, ci sono i due aspetti più controversi: Kiev sollecita Bruxelles ad accelerare la procedura per l'adesione dell'Ucraina all'Ue, e considera essenziale essere inclusa rapidamente nella Nato, una prospettiva che pare altamente improbabile per ora.
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