Gian Micalessin

Se la Ue scende in campo deve affrontare operazioni complesse: azioni di intelligence e controlli sulle barche nei porti. E per proteggere i profughi campi presidiati in Libia

Siamo andati ad Azizya, tra i miliziani che rimpiangono il Colonnello: qui passa il nuovo fronte della guerra civile libica. Sostieni il reportage

L'ipocrita Europa non vuol vedere che il "governo" islamista ha le mani sporche del sangue dei disperati. Sostieni il reportage

Ad Aziziya, 35 chilometri da Tripoli, si è aperto uno dei fronti più pericolosi per la coalizione islamista libica. Qui le truppe sono ancora fedeli a Gheddafi e indossano le divise dell'esercito, come se il Colonnello fosse ancora vivo. Nessun giornalisto prima d'ora era riuscito a raggiungere la prima linea con loro ASCOLTA L'AUDIO

Siamo i primi giornalisti a mettere piede al fronte a 35 chilometri da Tripoli, dove combattono le truppe fedeli al Rais. Sostieni il reportage

La brigata 166 tenta più volte l'assalto al baluardo di Sirte. La colonna di pick up si infrange contro la resistenza dell'Isis, che tiene in pugno la città con il terrore. Vai alla sezione CONTROSTORIE

Una moltitudine di sigle e arsenali contrappone di fatto due schieramenti: il governo islamista di Tripoli e quello di Tobruk, unico legittimato all'estero Vai al reportage dalla Libia

Il Nunzio apostolico all'Onu: "La comunità internazionale deve difendere gli innocenti. E se dialogo ed embargo non bastano...". Sostieni il reportage

Ankara vive una stagione di profondo malessere a causa delle scelte politiche e del sogno di islamizzazione: diventata paladina di Hamas, è sospettata pure di collusione con Isis

Dopo l'arrivo a Derna ad ottobre e la conquista di Sirte, l'Isis vuole prendere Bengasi. E la Libia è sempre più nel caos. Sostieni il reportage