A Ravenna è stata vandalizzata la tomba di Ettore Muti, aviatore pluridecorato e protagonista delle imprese più audaci del secolo scorso. "È l'atto più riprovevole che si possa commettere"
Un altro caso di Blue Whale in Italia. Questa volta tocca a Ravenna dove una ragazzina di 14 anni ha postato alcune foto sui social con lesioni
In occasione della "Giornata per la pace" la diocesi paga i pullman per andare a visitare la moschea di Ravenna. E l'arcivescovo non celebra la Messa
Orrore a una festa in spiaggia nel Ravennate. Dopo lo stupro, lo sfregio alla 18enne: viene filmata mentre si riveste in lacrime. Arrestato un immigrato romeno di 17anni
Dal novembre 2014 si trova ai domiciliari dopo l'arresto dei carabinieri avvenuto per violenza sessuale su una prostituta
La signora si è vista recapitare 43 verbali. Dopo il primo ha moderato la velocità ma oramai era troppo tardi
Un manifesto scatena le polemiche in città. Uno slogan allusivo su un cartellone pubblicitario a Ravenna ha dato vita ad un vero e proprio terremoto politico. Su Facebook la storia gelateria Nova ha pubblicato la foto di un volto femminile che lecca un cono gelato, sotto la frase: "Noi lo facciamo tutti i giorni". Il manifesto non è stato gradito dall' "osservatorio Immagini amiche" che ha segnalato il manifesto all'assessore comunale Pd Giovanna Piaia. La dem con l'appoggio degli latri conisglieri del Pd ha subito lanciato una campagna di boicottaggio contro la gelateria. E come racconta il Fatto Quotidiano ha preso posizione chiara e netta contro la gelateria: "Richiamiamo la gelateria a utilizzare forme di pubblicità non sessiste, e invitiamo tutti i cittadini e le cittadine a manifestare su Facebook il proprio sdegno verso questo tipo di pubblicità volgare e offensiva". "Basta usare pezzi di corpo femminile per vendere ammiccando - scrive la Dem Patrizia Strocchi - il gelato non è un simbolo sessuale, è buono, dolce e fresco". Dopo le polemiche il titolare della gelateria Nova, il signor Bertozzi, ha rimosso le immagini su Facebook e ha provato a chiarire: "Per quanto ci riguarda non offendono nessuno, ma per non creare problemi gravi a queste persone che si sentono chiamate in causa, le immagini per ora sono state tolte. Non lo troviamo giusto - ha aggiunto - perché così si limita la nostra libertà, però le abbiamo tolte. Vorremmo però far notare che non solo in giro c'è molto di peggio, ma che la reazione probabilmente sarebbe stata diversa se nella foto fosse stato un uomo a leccare la coppetta del gelato, come nelle immagini incriminate. Chi parlerebbe di sessismo allora?".
Uno slogan allusivo su un cartellone pubblicitario a Ravenna ha dato vita ad un vero e proprio terremoto politico
Lo Stato islamico arriva in Italia. La Digos blocca uno straniero affiliato all'Isis: da tempo era controllato dai servizi Sostieni il reportage