Scempio a Ravenna: vandalizzata la tomba dell'aviatore Ettore Muti

A Ravenna è stata vandalizzata la tomba di Ettore Muti, aviatore pluridecorato e protagonista delle imprese più audaci del secolo scorso. "È l'atto più riprovevole che si possa commettere"

Scempio a Ravenna: vandalizzata la tomba dell'aviatore Ettore Muti

Scempio a Ravenna. Nel cimitero monumentale del capoluogo di provincia emiliano qualcuno ha vandalizzato una tomba. Non una qualsiasi, ma quella di Ettore Muti. Fece carte false per arruolarsi, appena quindicenne, come volontario nella Grande Guerra. Nel 1919 si distinse per entusiasmo e protagonismo nell’Impresa di Fiume, qualità che gli valsero la stima e l’amicizia del poeta Gabriele D’Annunzio. Ed anche quel soprannome, coniato dallo stesso Vate: “Gim dagli occhi verdi”.

Ma, nella carriera di “Gim”, c’è anche l’adesione al fascismo ed il ruolo, ricoperto per un anno, di segretario del Partito Nazionale Fascista. Probabile motivo dell’atto vandalico della scorsa notte. Così, la tomba di famiglia è stata spogliata di tutto. La targa, le coccarde tricolori e la corona d’alloro. Non c’è più nulla.

“Sfregiare la memoria di un combattente è l’atto più riprovevole che si possa commettere”, commentano Mirco Santarelli e Oldo Pasi, referenti dell’Anai (Associazione nazionale arditi d’Italia). “La famiglia di Muti – annunciano i due – sta già provvedendo per vie legali e, in attesa di conoscere il vigliacco, rinnoviamo già da ora la presenza a fine agosto per commemorare il plurimedagliato Ettore Muti”.

Il 24 agosto cade, infatti, l’anniversario della morte – avvenuta in circostanze ancora da chiarire – dell’aviatore. E, ogni anno, il raduno è inevitabilmente al centro di stilettate politiche e denunce da parte di Anpi e sinistre.

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