Il video è stato girato sabato nel tardo pomeriggio di sabato sul fronte di Andrievka, il fortino filo russo circondato dai soldati ucraini, dove sono stai uccisi il fotoreporter italiano e la sua "guida" Andrey Mironov
La città dell'est ucraino si è proclamata Repubblica autonoma. Krasnoarmeisk, 80 chilometri da Donetsk: uomini armati legati a Kiev hanno sparato sui civili uccidendone uno. Il racconto esclusivo di una fotografa italiana "Salva per miracolo"
A Slaviansk, roccaforte filo russa nell'Ucraina dell'est, code al referendum sull'autogoverno della Repubblica di Donetsk
La guardia nazionale ha abbandonato la grande città di Mariupol in mano ad un’armata Brancaleone di filo russi. La caserma delle truppe di Kiev è stata saccheggiata, il municipio dato alle fiamme ed i filo russi sono riusciti a far esplodere il blindato ucraino che avevano catturato per un’incendio fortuito. A cura di Fausto Biloslavo
Il bilancio degli scontri è stato ridimensionato, ma non si hanno ancora numeri certi. A cura di Fausto Biloslavo
Il direttore della banda venerdì ha osato intonare l'inno ucraino ma due energumeni l'hanno picchiato e fatto scappare. Ecco la traduzione delle parole pronunciate nel momento più drammatico della scena: "Sono un cittadino di Donetsk come voi!". "Stai scherzando? Chi ti ha detto di suonare l’inno nazionale? Chi? Chi?". "Cosa state facendo ragazzi? I veterani (della seconda guerra mondiale) stanno riponendo dei fiori al monumento (ai caduti). Smettetela". A cura di Fausto Biloslavo
Un consigliere regionale che ci mostra la fasciatura sulla gamba per un proiettile di striscio. "Eravamo in corteo con donne e anziani per la festa della vittoria, quando è scoppiato l’inferno", racconta Alexander Romanenkov
Davanti alla centrale di polizia ci sono due cadaveri, una macchina sforacchiata di colpi e le fiamme che divorano l’edificio
Una piccola folla vuole linciare un soldato ucraino. La situazione è drammatica: il poveretto disarmato e in mimetica viene colpito da calci e pugni