Treviso - Il sindaco leghista di Mogliano Giovanni Azzolini ha vietato alla banda comunale di intonare Bella
ciao in occasione della celebrazione per la Liberazione disponendo che sia la Canzone del Piave
la vera colonna sonora della giornata. "La banda - spiega il sindaco - deve eseguire brani istituzionali e Bella Ciao non lo è, non rientra
tra gli inni nazionali. L’Anpi ha poco da protestare".
L’associazione partigiani in realtà non mette in discussione, come indicano i quotidiani locali, il
mormorio del Piave ma, sottolinea Maurizio Beggio presidente dell’Ampi di Mogliano "è giusto
che si suoni anche Bella ciao che è una canzone di tutti". "Il Piave è il fiume sacro alla Patria -
taglia corto Azzolini - e siamo a Mogliano da dove è partita la Terza Armata che ha riconquistato
l’Italia sempre in segno di libertà".
Cgil: "La cantiamo noi" Scende in campo
la Cgil veneta nella "disfida" che riguarda l’esclusione di "Bella Ciao" dal repertorio del 25 aprile
a Mogliano. In aperta contestazione con il sindaco leghista Azzolini, il sindacato annuncia che
domenica sarà in piazza a Mogliano per cantare con quanti vorranno la celebre canzone dei
partigiani. "In tutta Italia, per la festa del 25 aprile, le bande comunali hanno in repertorio ’bella ciaò, la
canzone in cui si riconoscono tutti i protagonisti della resistenza" afferma la Cgil del Veneto. "Ora -
prosegue - apprendiamo che la sua esecuzione è cosa quanto meno complicata nel comune di
Mogliano Veneto dove, spiega il sindaco Azzolini, è necessaria una ’richiesta ufficialè perchè la
banda la possa suonare".
Quanto alla scelta della Canzone del Piave, perorata dal sindaco, la Cgil osserva che è "certamente prestigiosa ma legata a un fatto storico (la prima guerra mondiale) che non ha niente
a che vedere con la festa della Liberazione".
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