Il 26 agosto prima difesa di Fazio davanti al comitato per il credito

Al centro dell’incontro le ipotesi di riforma di Bankitalia. L’«Economist» al governatore: «Per favore, se ne vada»

da Milano

È stata convocata per venerdì 26 agosto - ma la data non è stata ancora ufficializzata - la riunione del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, e all’ordine del giorno figurano due temi scottanti come le Opa bancarie e le questioni legate alla Banca d’Italia, sui cui riferirà nella sua relazione lo stesso governatore, Antonio Fazio. Si tratta di un appuntamento molto atteso e molto delicato: sarà infatti la prima occasione in cui il titolare dell’istituto centrale parlerà ai ministri (il Cicr è presieduto dal ministro dell’Economia e ne fanno parte i titolari di tutti i dicasteri economici; l’ordine del giorno è fissato dal governatore, che lo concorda con il governo) dopo la bufera che lo ha investito, affermando il proprio punto di vista. La data è importante perché precede la riunione del Consiglio dei ministri che segnerà la ripresa dell'attività di governo dopo la pausa estiva. Sotto l’aspetto del dibattito politico, sulle dimissioni del governatore gli schieramenti appaiono sostanzialmente stabilizzati: la maggioranza è prudente con l’eccezione della Lega, che difende Fazio, mentre la sinistra - Margherita e Ds in particolare, con l’eccezione di Bertinotti - reclamano le dimissioni. Da registrare la mossa dell’ex ministro Vincenzo Visco che, dopo aver avuto a lungo una posizione difensiva, in un’intervista al Sole 24 ore ha fatto retromarcia sostenendo che Fazio è «indifendibile».
Dibattito anche sull’«autoriforma» dell’apparato normativo che regola la Banca d’Italia, e che attualmente non prevede un termine di scadenza per l’incarico di governatore. Secondo Omero Papi, presidente del sindacato dei dirigenti della Banca d’Italia, difficilmente la proposta di autoriforma dello statuto verrà presentata al Cicr prima che venga approvato il disegno di legge sul risparmio. Del resto, lo stesso Fazio ha sempre sostenuto che una riforma spetta al Parlamento e non ad altri organi.
La vicenda continua a suscitare commenti anche all’estero. L’Economist, in edicola oggi, titola: «Please go, mr. Fazio», ossia se ne vada per favore.

Il settimanale britannico chiede l’uscita di scena del governatore, auspicando - a fronte dell’inazione del governo - un intervento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Secondo il settimanale, Fazio «dovrebbe dimettersi o essere licenziato», perchè la sua condotta nel dossier Antonveneta «lo rende inadatto all’incarico che ricopre».

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