Il 18 febbraio si è svolto a Bologna un corteo di operatori ippici con la finalità di sensibilizzare la pubblica opinione sulla drammatica situazione in cui versa il comparto ippico.
I manifestanti si sono riuniti verso le 8 in via Stalingrado, da dove sono partiti scortati dalle forze dell’ordine.
Sono giunti in viale Masini e da lì hanno proseguito in via Matteotti e si sono disciolti in via Ferrarese.
Gli operatori ippici lamentano il mancato pagamento delle spettanze loro destinate dal mese di luglio 2012 ad oggi, da parte dei Ministeri competenti, MIPAAF e Finanze.
Questa condizione, alla quale si aggiunge la mancata attuazione delle riforme promesse, ma mai avviate, delle scommesse e del settore tutto, sta portando il comparto ippico al collasso.
La prospettiva, paventata dal decreto interministeriale del 31/1/13, oggi al vaglio della Corte dei Conti, di dilazionare il dovuto nel prossimo triennio 2013/2014/2015 avrà come unico risultato la fine certa del mondo ippico.
Gli operatori ippici rivendicano solo i loro diritti: i soldi che devono avere e le riforme che permetterebbero prima la sopravvivenza e poi un futuro ben diverso.
L’ippica non è solo “scommesse”, è soprattutto lavoro, impegno, competenze professionali, e i suoi “prodotti”, le corse, fanno vivere 50.000 famiglie.
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