AAA Cercasi tecnici Ma solo bellunesi...

Paradossi della crisi. Un’azienda di Bologna offre contratti a tempo indeterminato solo a lavoratori del Cadore: "Nessuno è affidabile come loro". Christian Ghedina: "Siamo puntuali, precisi e mai lagnosi"

AAA Cercasi tecnici  
Ma solo bellunesi...

Belluno - Non si sa bene se siano più bizzarri i manager dell’azienda di Bologna che ha fatto l’inserzione o i bellunesi in cerca di occupazione che non hanno risposto. Sì, perché l’idea di dare mandato a un’agenzia interinale di Feltre affinché selezioni un «group coordinator» e un «coordinatore tecnico di processo» che abbiano la caratteristica fondamentale di essere «esclusivamente bellunesi» è quantomeno originale. Così come è davvero sorprendente che, con la situazione attuale che, tanto per dare dei numeri legati al «nord del nordest», ha visto schizzare a febbraio la cassa integrazione del 500 per cento, con oltre 500mila ore solo per la provincia di Belluno, nessuno si sia fatto avanti per saperne qualcosa di più.

La consulente dell’agenzia ha spiegato al Gazzettino che le proposte retributive non sono da buttare via. Si parla di contratto a tempo indeterminato, 1.500 euro al mese e si fanno pure in quattro per trovare la sistemazione. «L’offerta è esposta da diverso tempo - ha rivelato la consulente - ma finora nessuno si è fatto avanti».
Prima di indagare perché l’offerta non desta interesse, è però illuminante capire i motivi che hanno spinto questa azienda bolognese a dotarsi di meccanici specializzati (se scrivevano l’annuncio in italiano, anziché parlare di Group coordinator, magari uno di Feltre capiva anche meglio...) esclusivamente bellunesi. Secondo le teorie più sofisticate, si fa per dire, della psicologia del lavoro, pare che la gente che abita da queste parti offra le maggiori garanzie di affidabilità, operosità e disponibilità. Insomma, quelli di montagna chiacchierano poco, non si lamentano e arrivano all’obiettivo in maniera rapida ed efficace. È vero che la storia dei bellunesi è ricca di esempi di grande laboriosità e adattabilità, basta pensare ai gelatai di Zoldo che partirono in cerca di fortuna verso la Germania diventando dei veri maestri del genere, oltre che ricchi.

Però se un’azienda di Bologna, nel 2009, va a cercare due meccanici a Belluno, qualcosa che non funziona nel mercato del lavoro ci deve essere. E poi, può un datore di lavoro inserire queste caratteristiche, come dire, antropologiche? Il privato può assumere chi vuole, ovviamente, mentre per il pubblico basterebbe molto meno per finire dal giudice. In ogni caso l’originalità di questa impresa rischia di venire resa vana dai bellunesi stessi.

Bologna sarà anche godereccia, sarà pure una città in cui si vive alla grande, ma loro preferiscono le montagne. E da lassù, piuttosto che muoversi verso sud, aspettano che passi il momentaccio. Prima o dopo un’occhialeria che riaccende i motori la troveranno.

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