Tassi mai così contenuti, con il variabile attestato ad agosto al 2,6% (-64 punti base rispetto a un anno fa, stando a Bankitalia), ma la corsa al mutuo non cè: «Il mercato è incerto - dice Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline - e chi deve impegnarsi vuole farlo a ragion veduta: le incognite della situazione politica, linflazione e gli interrogativi su cambi della guardia e possibili tasse non giocano a favore. Però, con la ripresa che stenta, lo scenario attuale resta propizio per i potenziali mutuatari».
Quanto potranno durare ancora i saggi ai minimi?
«Prevedere la situazione oltre i sei mesi è impossibile. Ritengo, però, che non dovrebbe cambiare molto fino a metà 2011, in assenza di una solida crescita economica: quindi, da qui a due anni i tassi potrebbero risalire al più di circa un punto».
Esiste una tipologia di mutui low-cost?
«In realtà lo sono un po tutti i mutui attuali: pochi anni fa il tasso variabile al 2% e il fisso al 4% sarebbero stati considerati incredibili. Il mutuo low-cost è quello scelto bene: non esistono banche più competitive di altre in maniera continuativa, ma cè una forte differenziazione in base al tipo di mutuo, rispetto a tasso e durate».
Aumenta lattivismo delle banche?
«Cè un numero maggiore di istituti che ritiene interessante rientrare nel mercato. Tra le offerte più convenienti ci sono sempre quelle delle banche online, ma la crisi ha rimescolato le carte e il cambiamento di strategie ha reso il comparto più ampio e competitivo, come si rileva sul nostro sito, ove compaiono anche le novità e le promozioni».
Sottolineate le più convenienti?
«Lo facciamo ogni volta che compaiono condizioni migliorative, a beneficio di chi sta iniziando a orientarsi, così che possa valutare le varie opzioni affidandosi poi al comparatore: il confronto tra prodotti pure diversi aiuta a capirne le logiche».
La stretta sui requisiti esclude alcune fasce di aspiranti mutuatari: garanzie più estese potrebbero cambiare il quadro?
«Stiamo ancora subendo le conseguenze della crisi che ha portato alla stretta dei parametri: lemergenza è rientrata, ma permane un atteggiamento prudente e conservativo nella valutazione di certe categorie, con profili ritenuti più a rischio. Perdurando lincertezza economica è difficile ipotizzare un cambiamento».
Cosa ne è dei finanziamenti ancorati al tasso Bce?
«Non sono mai stati spinti dalle banche, ma con lEuribor a tre mesi che savvicina all1% tornano dattualità: sono interessanti perché il tasso è più stabile e sale in maniera graduale, evitando scompensi tra una rata e l'altra: è bene che le banche inizino a predisporre in anticipo unofferta competitiva in tema, anche perché la legge lo prescrive».
Le surroghe sono in calo: cosa attendersi per il 2011?
«Cè una flessione delle surroghe rispetto al complesso delle richieste, ma per noi rappresentano comunque un quarto del totale (in generale, nei primi 8 mesi dell'anno, contano per un sesto del mercato, ndr): questo è inevitabile perché il canale mutuionline.it permette di individuare mutui alle migliori condizioni cosicché intercetta questo tipo di istanza ben più del mercato generico.
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