Paola Fucilieri
Una lite tra balordi degenerata in una tragedia. È così che ieri pomeriggio, al Lorenteggio, è stato ucciso con una coltellata al petto un uomo sui 20-25 anni che non è ancora stato identificato perché non aveva i documenti.
La polizia - che ha dovuto lavorare a lungo per cercare di far chiarezza nella complessa matassa degli eventi - giunta sul luogo del delitto, ha arrestato Antonio Catena, un ex pugile 25enne con precedenti e qualche problema con stupefacenti e anabolizzanti, unico residente nella villetta su due piani, in via delle Ortensie 5, dovè avvenuto il fatto.
Dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti sulla base della confusa testimonianza rilasciata ieri sera in questura dallex pugile, rimasto a lungo sotto choc, nel fattaccio potrebbe essere coinvolto, seppure in maniera marginale, un terzo uomo che ieri pomeriggio si trovava, insieme alla vittima, nellabitazione dellex pugile. Lo sconosciuto è stato visto dileguarsi in fretta a piedi poco dopo il delitto.
Ecco come sono andati i fatti. Intorno alle 15.30 di ieri dalla villetta di via delle Ortensie hanno cominciato a sentirsi delle urla. «Come se qualcuno stesse litigando animatamente» hanno spiegato i residenti della zona che, dai rumori avvertiti, sono certi che Catena avesse ospiti dalla sera prima. Allimprovviso lex pugile è uscito di corsa da casa sua e, in preda alla confusione e allagitazione più totale, è corso a cercare aiuto. «Presto! Fate qualcosa! È ferito!» ha gridato Catena a una donna che vive nello stabile accanto al suo, e lei ha avvertito immediatamente il 118 e la polizia.
Il ferito, che era riverso sul pavimento al pianterreno della villetta, è stato trasportato allospedale Sacco, ma le sue condizioni erano così gravi che è morto dopo mezzora dal suo arrivo in ospedale.
Nel frattempo Catena è stato trovato in strada dai primi agenti di polizia accorsi sul posto. Luomo si trovava proprio davanti alla sua abitazione, sbraitava e si agitava, dicendo cose prive di senso.
Mentre alcuni poliziotti ammanettavano e trasportavano lex pugile in questura, gli uomini della Scientifica hanno recuperato l'arma del delitto, un coltello da cucina, al primo piano della villetta.
Una volta in questura Catena, sempre sotto choc, ha ammesso le sue responsabilità. E confusamente ha raccontato di essere rientrato in casa sua ieri pomeriggio e di averci trovato due sconosciuti che dormivano. Da lì sarebbe nata la lite furibonda che è poi sfociata nellomicidio.
Secondo la polizia Catena ha ospitato i due uomini perché li conosceva bene ed è stato soltanto perché si è trovato in preda a unallucinazione, forse a causa dellassunzione di sostanze stupefacenti, che, al suo risveglio, ieri pomeriggio, ha creduto di non sapere più chi fossero. E ha compiuto il folle gesto.
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