Accoltella la fidanzata e si impicca per il rimorso

Dopo l’omicidio il giovane si è tolto la vita vicino alla tomba del padre

Nadia Muratore

da Borgo San Dalmazzo (Cuneo)

L'ha attesa per oltre due ore, nascosto dietro un albero del giardino di casa. Accovacciato come un animale in attesa della sua preda, Danilo Rosso, 30 anni di Valdieri, piccolo comune del Cuneese, ha aspettato con lucida pazienza che Federica Giraudo, 19 anni di Borgo San Dalmazzo, tornasse a casa per colpirla con sanguinaria ferocia e farle capire, una volta per tutte, che non accettava l'idea di dover vivere senza di lei. La mano di Danilo stringeva forte l'affilato coltello da cucina, mentre la mente ripercorreva i momenti felici passati con Federica, ma anche il suo rifiuto categorico di continuare il loro rapporto. Quando verso l'una la ragazza è arrivata a casa, ha salutato i tre amici con i quali era stata al cinema, ha aperto il cancello ed è stata aggredita. Danilo l'ha sorpresa alle spalle, gettandola a terra, poi l'ha colpita ripetutamente alla gola, alla schiena, in volto. Gli amici, a pochi passi di distanza, l'hanno sentita urlare, disperata, ma quando hanno capito cosa stava accadendo Federica era già morta, accasciata a terra in una pozza di sangue, accanto a un cespuglio di rose. Tra i primi ad accorrere la madre della giovane, che solo dopo aver chiamato i carabinieri ha capito che quel corpo ormai privo di vita era quello di sua figlia. Dopo aver ucciso la sua ex ragazza, Danilo è fuggito. I familiari non hanno avuto dubbi nell'indicare in quel ragazzo di Vinadio, che da alcuni mesi tormentava Federica con telefonate, messaggi e pedinamenti, il suo probabile omicida.

I carabinieri di Borgo San Dalmazzo hanno quindi iniziato le ricerche, terminate all'alba di ieri al cimitero di Vinadio. Danilo aveva scelto quel luogo per togliersi la vita, impiccandosi accanto alla tomba di suo padre, morto alcuni anni fa.

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