Adesso la Lega fa retromarcia e aiuta la Moratti

Si spegne la tentazione milanese del Senatùr. Salvini: "Col caos nazionale sarà concentrato al 100% a Roma" Vertice del Pdl in Comune: "Il primo passo per lanciare la campagna di Letizia. Fli? Non vagheggi terzi poli"

Adesso la Lega 
fa retromarcia 
e aiuta la Moratti

A Palazzo Marino il Pdl e Letizia Moratti si riuniscono a mezzogiorno per dare lo slancio alla campagna elettorale. E ragionare sull’equilibrio con finiani e Lega in vista del voto. Tre ore più tardi, in via Bellerio il senatur Umberto Bossi raduna il consiglio federale della Lega. Con il terremoto politico in corso, difficile che i dirigenti del Carroccio si concentrino sul tema Milano e sulla tentazione di Bossi per la poltrona del sindaco. Ma il trait d’union sta nelle parole del capogruppo in Comune Matteo Salvini: «Ovviamente deciderà Bossi, ma con il momento politico che si è innescato a livello nazionale credo che lui e i ministri della Lega in questo momento si concentreranno al 100% su Roma e sul federalismo». «Domani (oggi, ndr.) parleremo di tutto» afferma Bossi. Ma si andrebbe verso il ticket Pdl-Lega, con un vice del Carroccio.
Una rassicurazione ai colonnelli del Pdl, che oggi arrivano al vertice con la Moratti anche per sollevare il caso di una Lega ribelle che continua a sparare fuoco amico sugli alleati, e sui paletti da fissare prima che la campagna entri nel vivo. Salvini alza le spalle, «se il Pdl ha qualcosa da dirci ci inviti al tavolo». Detto questo «visto che aveva il doppio dei nostri voti aspettiamo invece che ci indichi il candidato, perchè per il momento ancora non c’è». Di finiani, risponde da vicepresidente lombardo del Carroccio e lascia la palla al Pdl: «Decidano loro, ma a Milano e in Lombardia mi sembra un dibattito filosofico, è un partito soprattutto romano e meridionale, qui se ci sono e collaborano bene sennò fa lo stesso». Il patto con l’Udc a livello locale invece «può proseguire, hanno dimostrato lealtà e abbiamo amministrato bene insieme. Se dovessero prevalere invece logiche “casiniane” allora grazie e arrivederci».
Per il Pdl, il consigliere ed europarlamentare del Pdl Carlo Fidanza scioglie i dubbi del Carroccio sulla candidata: «La riunione di oggi è un primo passo verso la campagna elettorale per la riconferma della Moratti. Ci aspettiamo che quanto prima la Lega la pianti di giocare con l’ipotesi Bossi» e «i finiani smettano di vagheggiare su terzi poli per schierarsi in maniera decisa con la Moratti».
Un dibattito quello sui futuristi, che per ora si alimenta soprattutto di candidati virtuali al grande salto in Fli, non confermati dai fatti, e di tentazioni svelate attraverso Facebook (praticamente, una piazza pubblica). Non dispiace a consiglieri comunali del Pdl o della Lista Moratti - da Manfredi Palmeri a Aldo Brandirali, Paolo Bianco - che si rumoreggi, forse per alzare la posta in vista della campagna che riserverà liste elettorali più strette (si scenderà da 60 a 48 nomi).

E l’ex assessore Tiziana Maiolo, che mesi fa preparava una lista anti-Letizia con Vittorio Sgarbi, ora sul social network loda il finiano Benedetto Della Vedova e confessa: «Sento un forte bisogno di quella che Pannella chiamava "nobiltà della politica". Se Fli mi dà l'occasione di un cambiamento, anche per una politica "morale", io ci sono».

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