Succede che un migliaio di cittadini milanesi sono stati pizzicati in appartamenti affittati a canone ridicolo. La cosa è diventata pubblica, banalmente perché quegli appartamenti sono pubblici: appartengono a un ospizio. È la solita storia: una cricchetta di privilegiati si sente più ricca perché l’affitto glielo paghiamo noi. Sono di destra e di sinistra. Sono uomini e donne. Sono famosi e sono sconosciuti. C’è di tutto.Certo a scorrere la lista si scorgono anche quegli intellettuali à la page , quelli che nei salotti vi spiegano l’arretratezza antropologica del centrodestra, e allora un po’ di rabbia monta. Se la prendono con Berlusconi perché pagherebbe gli affitti dell’Olgettina alle sue girls; ma se a pagare i loro affitti sono i contribuenti poco importa. Avere un appartamento di 200 metri quadrati nel centro di Milano alla metà ( se va bene) dei canoni di mercato presuppone una serie di reati, la cui lista lasciamo ai mozzaorecchi di casa nostra. Ma per riportare il ragionamento su un terreno di razionalità, occorre fare qualche considerazione generale. 1.Milano è la punta dell’iceberg. Quella più trasparente. In tutta Italia ci sono centinaia di migliaia di case di proprietà pubblica gestite in modo opaco.Lo scandalo non c’è, solo perché nessuno ha il coraggio di renderlo pubblico. 2.Chi affitta a un tozzo di pane insulta il suo vicino che è costretto a pagare il giusto. Ma se la cosa si fermasse qua, tutto sommato potremmo starci. Il punto fondamentale è che questo patrimonio pubblico, se fosse ceduto o affittato a prezzi di mercato, potrebbe rendere agli enti proprietari una bella sommetta in più. E per questa via non gravare sulla fiscalità generale. 3.Occorre affamare la Bestia. Lo Stato pretende da noi un mucchio di quattrini in tasse e spende con l’attenzione di un ubriaco. Tutti i Comuni si lamentano dei tagli fiscali del governo. Ebbene, invece di piagnucolare si industrino a far pagare i giusti affitti ai vippetti locali. Sarebbe più giusto da un punto di vista distributivo e più corretto dal punto di vista dell’efficienza del mercato. Affamare la bestia statale, può spingerla a darsi una svegliata e a gestire meglio l’immenso patrimonio di cui dispone e che regala ai propri clienti. L’ospizio milanese che ha affidato a cifre ridicole le sue belle case da una parte fa il signore con i vostri soldi, dall’altra piange miseria per avere contributi pubblici. 4.
Il motivo per cui è necessario privatizzare e ancora privatizzare è dunque questo. Non tanto per fare cassa, quanto per non indurre in tentazione i nostri amministratori pubblici. Che quando sbagliano, raramente vanno a casa. E se lo fanno, è pagata da noi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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