Agrigento, presepe senza Re Magi: «Sono stati respinti alla frontiera»

É polemica in Sicilia per l'iniziativa provocatoria della Caritas. L'arcivescovo della città dei templi, Francesco Montenegro: «Un'iniziativa pacifica per far riflettere i cristiani sul valore dell'Epifania»

Il dramma dell'emigrazione lo conoscono bene. Già, perché la loro terra, Agrigento, è il primo avamposto per gli sbarchi che, numerosissimi, si verificano in Sicilia in ogni stagione dell'anno, complice il clima mite. Di qui l'iniziativa provocatoria della Caritas, che ha suscitato non poche polemiche: un presepe senza Re Magi nella cattedrale della città. Sì, senza Re Magi perché, come spiega un apposito cartello, sono stati respinti alla frontiera, come tante migliaia di disperati che cercano l'America tentando di sbarcare da clandestini nel nostro Paese.
Arriva dalla terra di Pirandello questa originale iniziativa, che nella città dei templi, e non solo, sta suscitando non poche polemiche. A difendere la Caritas locale è l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro. «Voleva essere una provocazione pacifica -ha spiegato il presule ai microfoni di Radio Vaticana - per far riflettere i cristiani sul valore dell'Epifania, la festa di Gesù che si manifesta a tutti. Purtroppo, c'è ancora una cultura di non accoglienza, per cui nonostante facciamo festa al Bambino Gesù ci accorgiamo che il nostro cuore è chiuso agli altri. Mi è capitato anche in questi giorni -ha aggiunto monsignor Montenegro - di sentire dei cristiani che parlavano del Natale, ma escludevano i fratelli da questa festa. Ora io mi chiedo come uno possa essere sicuro e contento della propria fede, quando quel mistero che ci viene presentato da quel Bambino non riusciamo ad accoglierlo fino in fondo».


A innescare la polemica è stata non tanto l'assenza dei Re Magi, quando il cartello che spiegava il perché della diserzione: «Sono stati respinti alla frontiera - recita - insieme agli altri immigrati». Una chiara presa di posizione polemica sulla norma sui respingimenti che non ha mancato di attirare le critiche della Lega.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica