Alitalia, 72 ore di sciopero contro il piano industriale

I sindacati chiedono un confronto a Palazzo Chigi

da Milano

Sull’aumento di capitale Alitalia, partito con il piede sinistro lunedì scorso, ora pesa anche un pacchetto di scioperi di 72 ore proclamato dai dipendenti. Il primo si terrà il 29 novembre: per 24 ore si fermeranno i naviganti, e cioè gli assistenti di volo e i piloti della compagnia. Lo sciopero è indetto dalle organizzazioni di settore di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Anpav e Up ma non dai piloti dell'Anpac.
Le organizzazioni sindacali tornano a denunciare «l'assenza di strategia industriale» che parte «dalla mancata scelta del proprio modello di business». La ricapitalizzazione, dicono i sindacali, è necessaria ma non sufficiente ad offrire un futuro ai 20.000 lavoratori del gruppo mentre «le stesse intese, a far data dal maggio 2004, appaiono disattese dal management che con disinvoltura declama tali accordi praticandone, in concreto, lo stravolgimento, considerando tra l'altro superfluo l'apporto di interi settori all'organizzazione aziendale». Le organizzazioni affermano che «si rende ineludibile la ripresa di un confronto a Palazzo Chigi al fine di verificare e condividere gli elementi concreti per lo sviluppo di Alitalia e il consolidamento del trasporto aereo, avendo la componente lavoro svolto appieno con responsabilità la propria parte».
Il titolo Alitalia ha chiuso ieri in calo ma al di sopra dei minimi di giornata (meno 1,96% a 1,34 euro) al termine del secondo giorno di aumento di capitale. Vivaci gli scambi, anche se al di sotto del dato registrato nella vigilia, per oltre 8,4 milioni di pezzi, pari al 6,5% del capitale, mentre hanno segnato il passo sia i diritti legati al titolo azionario (meno 19%), sia quelli derivanti dal titolo obbligazionario (meno 24%). In questo quadro di incertezza è da registrare l’atteggiamento positivo di Bruxelles.

«La condizione che abbiamo posto per dare via libera agli aiuti di Stato era che la ricapitalizzazione avvenisse prima della fine dell'anno» ha dichiarato il commissario ai Trasporti Jacques Barrot, sottolineando che «dalle informazioni comunicate da Cimoli, risulta che la ricapitalizzazione della compagnia è stata avviata e l'amministratore delegato di Alitalia ha buone speranze che venga ultimata entro la scadenza prevista».

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