Bentornata al Festival di Sanremo, Francesca Michielin.
«Dopo quello che ho vissuto a livello fisico... È stato l'anno del disagio».
E ora?
«Non canto solo una canzone che amo, ma canto anche un corpo che è meglio di prima».
Ha sofferto?
«Ho rischiato grosso e ho pianto tanto. Sapevo che prima o poi sarei guarita, ma non sapevo come sarebbe diventata la mia voce».
Il brano si intitola Fango in Paradiso.
«È una ballad canonica in cui c'è più rabbia che malinconia».
Dopo l'asportazione di un rene e tutto ciò che ne consegue, lo spirito combattivo di Francesca Michielin è il bel segnale di un'artista che si rimette in gioco al Festival quasi dieci anni dopo l'esordio con la (intensa) Nessun grado di separazione. E, proprio mentre pubblica una nuova versione del brano L'amore esiste (con l'apporto della rivelazione okgiorgio), parla di quello che è il suo grande ritorno in scena con una canzone che è quasi una «revenge song» alla maniera di Taylor Swift: «Fango in Paradiso è forse tecnicamente la più complessa che abbia mai portato a Sanremo, parla più di rabbia che di nostalgia».
Lei ha condotto X Factor e si ritrova in gara con Giorgia, che ha presentato l'ultima edizione.
«Sa perché Giorgia mi emoziona ogni volta che la sento cantare?».
Perché?
«Ha vinto il Festival con Come saprei proprio il 25 febbraio 1995, nella sera in cui sono nata. E ho iniziato a immaginare di fare la cantante quando l'ho sentita al Festival con Di sole e d'azzurro. A X Factor è stata bravissima perché si è mostrata eccezionalmente Giorgia».
A Sanremo troverà anche
Fedez. Con lui arrivò seconda nell'anno dei Måneskin. Momento complicato per lui.«Gli devo tanto e non commento ciò che sta vivendo adesso. Non sarebbe giusto. Spero soltanto che il suo dolore si risolva al meglio».
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