"All'asilo nido accettare solo bambini vaccinati"

Patto Civico vuole l'obbligo dell'iniezione anti malattie infettive. L'allarme: "La Lombardia è sotto la soglia di sicurezza del 95%"

"All'asilo nido accettare solo bambini vaccinati"

Bimbi ammessi all'asilo nido solo se vaccinati. È l'obiettivo a cui punta il progetto di legge depositato ieri da Patto Civico in Regione Lombardia. Un'iniziativa che si inserisce nella scia di analoghi progetti allo studio in Emilia e Toscana. Un unico articolo suddiviso in tre commi in cui si prevede che i Comuni siano obbligati ad accertare, all'atto dell'ammissione in strutture pubbliche e private accreditate, che i bambini siano stati sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la relativa certificazione. E in caso di mancata presentazione del documento, scatta il rifiuto di ammissione del piccolo al nido.

Nel pdl si prevede inoltre che il Comune comunichi la mancata vaccinazione entro cinque giorni all'azienda sanitaria locale di appartenenza e al ministero della Salute. «È un provvedimento pensato per tutelare la salute pubblica - spiega il primo firmatario, Umberto Ambrosoli - Le vaccinazioni rappresentano il progresso e hanno consentito negli anni di debellare malattie molto pericolose, spesso fatali».

Essendo avvocato, Ambrosoli sa bene che se il suo progetto dovesse diventare legge, in Regione arriverebbe una pioggia di ricorsi da parte delle famiglie. Ma lui non si ferma e punta a contrastare la moda anti vaccini in voga tra le «mamme informate». Che in realtà informate non sono affatto. Tra forum bio e falsi articoli salutisti fatti circolare sui social network, ha preso piede una teoria del tutto infondata (e smentita dai medici) secondo cui i vaccini fanno male ai bambini, arrivando persino a provocarne l'autismo. Una falsità nata anni fa da una ricerca bufala ma alimentata da alcuni movimenti di mamme e dai grillini. Fu lo stesso Grillo, dal palco del Vaffa day a sostenere la pericolosità dell'iniezione e in quell'occasione riscosse l'applauso della platea, diffondendo una falsa informazione definita dai pediatri «pericolosissima». Il progetto di legge sostenuto da Ambrosoli vuole invece garantire le percentuali di vaccinazione nella popolazione infantile tali per cui non torni il rischio di alcune malattie: poliomelite, difterite, Hib, tetano. La vaccinazione prevede anche una copertura su: epatite B, pertosse, morbillo, rosolia e parotite. La percentuale dei bambini protetti è scesa dal 2010 ad oggi, passando da una media del 97,4% al 94-95%.

L'obbiettivo della Regione è intercettare quel 5% di popolazione che non si presenta all'invito dell'Asl. E fare in modo che, dal prossimo anno scolastico, tutti i bambini siano vaccinati.

Il capogruppo di Patto civico, Roberto Bruni, ha scritto agli altri capigruppo in Consiglio chiedendo di aderire alla proposta.

«I dati indicano che anche la Lombardia è al limite della soglia di sicurezza del 95% rispetto alle quote di vaccinati e che, come per il resto del Paese, le percentuali sono in diminuzione. Chiediamo a tutti i gruppi consiliari di sottoscrivere il progetto di legge».

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