Bolzano - Il governatore altoatesino Luis Durnwalder ammonisce gli Schuetzen e li invita «a non cercare sempre le cose che dividono, ma di impegnarsi anche per la pace e la convivenza». Perché - si chiede Durnwalder in una intervista con il giornale di lingua tedesca Dolomiten - gli Schuetzen «devono riscaldare le cose del passato che in questa forma non esistono più?».
La presa di distanze arriva a due giorni dalla visita a Bolzano del ministro degli interni Roberto Maroni e l’apertura del tavolo per la convivenza. Un forte ammonimento verso gli Schuetzen altoatesini arriva anche dal Tirolo. Il governatore tirolese Platter ipotizza in un’intervista con la Tiroler Tageszeitung l’esclusione dei cappelli piumati sudtirolesi dalla grande sfilata, in programma il 20 settembre ad Innsbruck, per ricordare il bicentenario dell’insurrezione dell’antico Tirolo contro le truppe napoleoniche. Gli Schuetzen vogliono infatti partecipare con una grande corona di spine di metallo per simboleggiare la separazione del Tirolo dopo la Grande Guerra. L’idea non piace a Platter che afferma che «gli Schuetzen altoatesini devono rispettare il regolamento altrimenti non potranno partecipare».
"Doppia cittadinanza" La Fpoe, il partito nazional liberale di estrema destra austriaco, proporrà al parlamento di Vienna di assegnare, su richiesta, la doppia cittadinanza, ovvero quella italiana e quella austriaca, ai discendenti di coloro che prima del 1920 vissero nella zona dell’Alto Adige, del Trentino e della zona del Bellunese, come Cortina d’Ampezzo, che faceva parte dell’impero asburgico. Lo ha annunciato ieri a Bolzano il parlamentare austriaco, Werner Neubauer, responsabile della Fpoe per i rapporti con l’Alto Adige. Neubauer ha salutato con favore la visita del ministro degli interni Roberto Maroni ieri a Bolzano e il suo tavolo per la convivenza. «Aprendo questo confronto - ha detto Neubauer - Maroni ha fatto quello che il governatore Durnwalder aveva promesso agli Schuetzen mezz’anno fa senza poi realizzarlo».
Neubauer ha annunciato che chiederà a sua volta di invitare i rappresentanti dei partiti altoatesini e gli Schuetzen alla seduta della sottocommissione del parlamento austriaco sull’Alto Adige, in programma il 2 luglio a Vienna.
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