Boxe contro Mma, Anthony Joshua mette ko Ngannou in neanche 5 minuti

Il big match a Riyadh, iniziato alle 3.30 di mattina ora locale, è stato dominato in lungo e in largo dal campione inglese, che ha messo più volte al tappeto il lottatore di origini camerunensi fino al ko tecnico

Boxe contro Mma, Anthony Joshua mette ko Ngannou in neanche 5 minuti
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Far incrociare campioni di discipline diverse è uno dei trucchi più in voga per creare eventi in grado di attirare grandi folle. Mettere assieme il mondo della boxe e quello delle mixed martial arts funziona dal punto di vista del marketing: decisamente meno dal punto di vista dello spettacolo. L’incontro che si è tenuto alla Kingdom Arena di Riyadh tra l’ex campione del mondo dei massimi Anthony Joshua e la stella della Ufc Francis Ngannou si è rivelato meno equilibrato del previsto. L’ex medaglia d’oro olimpica ha dominato in lungo e in largo, mandando più volte al tappeto l’avversario, fino al ko tecnico nel secondo round.

Un dominio imbarazzante

Le attese degli amanti della boxe erano molto elevate prima di questo incontro, visto che l’ultima volta che il lottatore di origini camerunensi aveva combattuto contro un pugile esperto come Tyson Fury, aveva fatto molto meglio del previsto, tanto da arrivare ad un verdetto discusso che aveva visto vincente il pugile inglese. Fin dall’inizio ci si è resi subito conto che Anthony Joshua aveva preso questo incontro molto sul serio. Ngannou è finito rapidamente al tappeto nel primo round per poi finire ancora a terra, colpito da un potente destro. Quando il lottatore è riuscito a rialzarsi, il pugile inglese ha messo un altro destro a segno: Ngannou è riuscito a tornare all’angolo ma l’arbitro ha ritenuto non fosse più in grado di continuare, assegnando la vittoria a Joshua.

Fury Ngannou 2023

In realtà, la differenza in termini di tecnica e condizione fisica era talmente evidente da lasciare poco spazio ai dubbi. Ngannou era partito bene, riuscendo a mettere a segno qualche buon pugno mentre Joshua era più preoccupato di evitare che il lottatore si facesse sotto, usando una serie di jab per tenerlo a distanza. Ad un minuto dalla fine del primo round, l’inglese si è fatto strada nella guardia imperfetta dell’africano mandando a segno un pesante diritto. Invece di sistemare la sua difesa, Ngannou è stato ancora colpito duro dai precisi destri di Joshua, concludendo in neanche cinque minuti uno degli incontri più attesi dell’anno.

Incontro assurdo

Sulla carta mettere di fronte due delle stelle più conosciute dei rispettivi sport sembrava la ricetta perfetta per un evento pay-per-view, un appuntamento speciale in grado di raccogliere enormi somme da parte degli appassionati. Joshua è sicuramente il più conosciuto dagli sportivi, anche in Italia, visto come la sua vittoria nei confronti di Roberto Cammarelle fu circondata da infinite polemiche nei confronti degli arbitri. Da allora, però, il pugile inglese aveva avuto una carriera quasi perfetta, vincendo 25 dei suoi 28 incontri da professionista mandando ko gli avversari. Peccato che le uniche tre sconfitte rimediate da Joshua siano arrivate una dietro l’altra in incontri validi per il titolo dei massimi contro il roccioso Oleksandr Usyk. L’inglese a 34 anni sta cercando di ricostruire la sua reputazione ma incrociare i guantoni contro un ex campione della Ufc non è sembrato il modo migliore di tornare ai vertici.

Anthony Joshua Wembley 2023

Ngannou, a 37 anni, è uno dei nomi più famosi nell’universo delle Mma ma, dopo una lite molto pubblica con la Ufc, si è dedicato anche alla boxe prima di passare alla Professional Fighters League, una promotion rivale. Prima di combattere contro il campione Renan Ferreira, Ngannou si è fatto attirare da una borsa estremamente generosa mandando al tappeto al terzo round Tyson Fury lo scorso ottobre. Molti esperti avevano ritenuto che Ngannou potesse davvero rianimare la categoria dei massimi ma Joshua ha dimostrato come in realtà le distanze tra boxe ed Mma siano ancora enormi. Molti, invece, se la sono presa con le condizioni nelle quali si è disputato l’incontro: per fare cassa con i tanti appassionati americani, l’incontro ha preso il via con un’ora di ritardo, alle 3.30 di mattina, diverse ore dopo la fine degli altri match previsti.

Non è dato sapere quanti in America abbiano pagato i 39,99

dollari necessari per vedere l’incontro ma certo non saranno rimasti soddisfatti dal loro acquisto. Eventi del genere certo non aiuteranno la nobile arte a tornare ai livelli di qualche anno fa.

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