"A favore di Hamas". Scandalo in Francia: atleta olimpico contro bianchi, cattolici e israeliani

Muhammad Abdallah Kounta, che ha corso i 400 metri, è stato scoperto essere un simpatizzante di Hamas che non sopporta i bianchi, gli ebrei e i cattolici: in corso le denunce

"A favore di Hamas". Scandalo in Francia: atleta olimpico contro bianchi, cattolici e israeliani
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In Francia è esploso il caso di Muhammad Abdallah Kounta, atleta olimpico dei 400 metri, che ha partecipato alle recenti gare di Parigi con le insegne transalpine. L'account X Sword of Solomon ha fatto emergere numerosi post dell'atleta, nato a Parigi, esplicitamente antisemiti, anti-cristiani e contro i bianchi. Una serie di dichiarazioni violente che ora potrebbero causargli l'espulsione dalla nazionale francese ma anche segnalazioni penali alla procura. Tra le sue frasi spicca l'apologia dei terroristi di Hamas del 7 ottobre, così come non mancano alcuni passaggi della Sunna particolarmente violenti e incitanti all'odio contro l'Occidente. L'atleta ha ben pensato di cancellare il suo account ma, in maniera previdente, sono stati fatti gli screenshot prima che questo potesse accadere.

"O voi credenti! Non prenderete ebrei e cristiani come alleati: sono alleati l'uno dell'altro. E chi di voi li prende come alleati diventa uno di loro. In effetti, Allah non guida le persone ingiuste", si legge in un tweet pubblicato il 26 dicembre 2021. Tra le diverse ricondivisioni sul suo profilo se ne trova una del 26 maggio in cui l'autore scrive: "Possa Allah concedere il grado più terribile e orribile dell'inferno ai sionisti e ai loro sostenitori, possano soffrire per l'eternità". Perché ricondividere qualcosa sul proprio profilo se non la si condivide? Il 25 agosto, durante un lungo viaggio in treno di 13 ore al caldo, dichiarò su X di voler "uccidere il piccolo ragazzo bianco". E poi, nel 2020, scriveva che "Un uomo non ha bisogno di alzare lo sguardo a donna che non è sua. Se un uomo lascia che sua moglie veda un ginecologo non ha dignità".

Nel 2021 faceva l'esaltazione del velo della donna o, meglio, dell'obbligo di indossare il velo, riprendendo una delle sure del Corano, il versetto 59, "Disobbedienza agli ordini di Allah e del suo Messaggero". Il 7 ottobre esaltava le gesta di Hamas, condividendo messaggi che li dipingono come misericordiosi, contrapposti gli israeliani macellai. Ma c'è di più, perché Kounta non ha smesso di condividere post nemmeno durante il periodo olimpico e poche ore prima che scoppiasse il caos e che venissero scoperti i suoi messaggi del passato aveva condiviso questo messaggio: "Nel Villaggio Olimpico c'erano tutti gli edifici spalancato potevi entrare come te voluto tranne un unico edificio monitorato dal GIGN Ti lascio indovinare quale". Il GIGN è il Groupe d'intervention de la Gendarmerie nationale, un corpo di elite paragonabile ai Gis dei Carabinieri. Il suo post è stato condiviso con tanto di risata, per poi aggiungere: "Porta sempre chiusa, ingresso con codice". Evidentemente, il massacro di Monaco di Baviera del 1972 per Kounta è irrilevante. Inoltre, sempre durante le Olimpiadi, ha condiviso numerosi post in cui veniva chiesta l'esclusione di Israele, in cui gli atleti israeliani venivano paragonati a "uccisori di bambini" e venivano mostrati durante la sfilata d'apertura con i mitra al collo.

Tutto questo non è passato inosservato e la prima reazione è arrivata dal consigliere regionale dell'Île-de-France, Patrick Karam, braccio destro di Valérie Pécresse, il quale ha dichiarato che "i commenti di Muhammad Abdallah Kounta sono inaccettabili e meritano le sanzioni più pesanti". Per questo motivo, prosegue Karam, sono state inviate le segnalazioni alla Federazione francese di atletica e al suo presidente che, come scrive il consigliere, "faranno denuncia al pubblico ministero (articolo 40 CPC) ai fini dell'azione penale, lo sospenderanno immediatamente e lo deferiranno alla commissione disciplinare per allontanarlo definitivamente". Intanto, una volta scoppiato il caos, Kounta si è scusato da Instagram: "Le persone si sono divertite a scavare tra i miei tweet e a prendere alcuni dei miei commenti fuori contesto, creandomi la reputazione di anti-bianco, anti-Francia, antisemita e così via. Mi scuso sinceramente se qualcuno si è sentito offeso.

Sono contrario ai genocidi e a qualsiasi forma di razzismo o ingiustizia, e penso di non aver bisogno di dimostrare quanto amo il mio Paese. I presenti allo Stade de France potranno testimoniarlo". Chissà cosa sarebbe successo se tutto questo fosse emerso durante l'Olimpiade. E quanti altri atleti hanno partecipato con queste idee a Parigi 2024?

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