"Il trucco richiede più tempo di un esame del Dna". Nuovo affondo di Rowling contro Khelif

La scrittrice britannica torna a parlare della pugile algerina dopo la sua denuncia per cyberbullismo

"Il trucco richiede più tempo di un esame del Dna". Nuovo affondo di Rowling contro Khelif
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Senza ombra di dubbio, tra i casi che più hanno attirato l'attenzione mediatica durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024, scatenando un acceso dibattito, c'è quello che ha visto come protagonista la pugile algerina Imane Khelif, vincitrice della medaglia d'oro nella categoria 66 kg della boxe femminile.

La querelle tra la Ibo, che ha fin da subito denunciato il fatto che l'atleta nordafricana non aveva superato i test di laboratorio in occasione dei mondiali femminili di Istanbul 2022 e Nuova Dehli 2023 per via di un eccessivo livello di testosterone, e il Cio, pronto invece a spalancare le porte a Khelif, è proseguita per tutta la durata della manifestazione pugilistica.

A suscitare ancora più clamore è stato il match in cui la nostra rappresentante Angela Carini ha deciso di ritirarsi per evitare rischi a causa della pesantezza dei colpi della rivale. Un episodio in grado di suscitare forti reazioni sul web, tra cui quelle di alcuni personaggi noti come la scrittrice britannica JK Rowling o Elon Musk, i quali senza troppi giri di parole hanno puntato il dito contro la pugile algerina.

"Queste immagini riassumono bene la situazione: ecco il sorrisetto di un uomo che è consapevole di essere protetto dal mondo maschilista e da un sistema sportivo misogino", aveva scritto la mamma di Harry Potter commentando quell'incontro. "Lui ha appena tirato un pugno in testa ad una pugile donna e le ha distrutto il sogno di una vita. Hanno permesso a un maschio di salire sul ring con una donna. Questa non è inclusione, ma è misoginia e non si tratta di diritti, ma di barzellette, ecco cosa sono diventate queste Olimpiadi", aveva aggiunto, "Angela Carini ha subito un’ingiustizia vera e propria. Non è più sport, ma bullismo, condito da menzogne. Un uomo prenderà la medaglia che spettava ad una donna".

Apriti cielo: Khelif, dopo la conclusione delle Olimpiadi, ha sporto denuncia per cyberbullismo contro chi aveva osato criticarla, compresa quindi anche Rowling, costretta a rimuovere i suoi tweet. L'atleta nordafricana, per mostrare la propria "femminilità", aveva quindi deciso di rispondere alle critiche proponendo un'immagine di sé in "abiti civili" in cui appariva coi capelli sciolti, truccata e ingioiellata.

Chi pensava, come tanti quotidiani, che la Rowling non avrebbe più replicato temendo ripercussioni, evidentemente si sbagliava.

La scrittrice britannica ha affidato ancora una volta a X la sua opinione, lanciando un ultimo affondo polemico contro Khelif: "È importante sottolineare che lanciare una campagna di pubbliche relazioni e applicare strati di trucco spesso richiede molto più tempo e impegno rispetto alla semplice pubblicazione dei risultati di un test del Dna", ha scritto la mamma di Harry Potter, con chiaro riferimento ai controversi esami di laboratorio.

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