Rugby, la Francia domina sull'Italia al Sei Nazioni

Mai la Francia aveva segnato così tanto in casa dell’Italia e mai aveva vinto con uno scarto così ampio in trasferta

Paolo Garbisi durante il Sei Nazioni di rugby tra Italia e Francia
Paolo Garbisi durante il Sei Nazioni di rugby tra Italia e Francia
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Dura ventotto minuti la resistenza dell’Italrugby nella sfida del Sei Nazioni all’Olimpico contro la Francia. Ottimo approccio degli azzurri, ma appena alzano i giri del motore i transalpini - ancora feriti dal ko patito di misura in Inghilterra - fanno valere la loro forza e dilagano segnando undici mete in totale (73-24 il punteggio finale). Mai la Francia aveva segnato così tanto in casa dell’Italia e mai aveva vinto con uno scarto così ampio in trasferta.

Prima del match il tributo dello stadio per Sergio Parisse: l’ex capitano azzurro (142 presenze tra il 2002 e il 2019, unico italiano a essere incluso nella World Rugby Hall of Fame) entra in campo, applaudito dai 65mila dell’Olimpico, dalle due squadre e accompagnato dai due figli. Porta in campo il pallone della partita e mostra anche una certa emozione.
Poi la sfida giocata a ritmi altissimi sin dall’inizio: sette mete solo nel primo tempo, cinque delle quali sono francesi che trovano anche un Ramos perfetto al calcio. Gli azzurri partono bene, vanno in vantaggio 7-0 (meta di Meloncello che infila nella difesa francese su ottimo passaggio di Brex e trasformazione di Allan) e 10-7 con la punizione dello stesso Allan che aveva risposto alla meta di Guillard.

A quel punto dopo il cambio imprevisto dell’infortunato Fischetti (in campo Spagnolo), sale in cattedra la squadra di Fabian Galthié che mette alle corde l’Italia: meta di Mauvaka trasformata dal solito Ramos e poi quella del capitano Dupont dopo una circolazione splendida dell’ovale a destra. Break azzurro con l’azione di Capuozzo che guadagna metri, Ruzza poi è bravissimo ad attirare la pressione e a scaricare all’indietro con un no-look per Brex, che arriva in corsa e va in meta. La trasformazione di Allan ci porta sul 17-21 al 28’, ma la squadra di Quesada si ferma qui. La Francia trova le mete di Boudehent (ottimo passaggio di Dupont) e Barré, al quale ne era stata annullata una a inizio gara perchè viziata da un in-avanti. Ramos è implacabile nelle trasformazioni (ne sbaglierà solo una nella ripresa).

I transalpini vanno al riposo sul 35-17 e l’Italia sembra sulle gambe, sfinita dal ritmo degli ospiti.

Che allungano nella ripresa: altra rimessa ben sfruttata dalla squadra di Galthié, che muove subito l'ovale e trova la penetrazione vincente di Aldritt e dopo la girandola di cambi (dentro Nicotera, Zilocchi e Zuliani per Ferrari, Lucchesi e l’infortunato Negri - taglio alla tibia poi suturato tanto da consentire al giocatore di rientrare nel finale - nell’Italia, addirittura 6 per i francesi) arrivano le mete di Bielle-Biarrey e dell’infinito Dupont. Reazione orgogliosa con la meta di Paolo Garbisi che lui stesso trasforma, ma i francesi si trovano a memoria e sono veloci in attacco: le ultime tre mete portano la firma di Barré, Attissogbe e Barassi.

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