St. Leger, l’ultimo atto di una nobiltà decaduta

Con il St. Leger termina di fatto la stagione classica del galoppo italiano. La corsa sui 3000 metri si disputa a Milano sabato pomeriggio. Le altre piazze in pista sono Siracusa, Roma e Pisa

Tempesti sul traguardo del F. Tesio
Tempesti sul traguardo del F. Tesio

Apriamo la rubrica omaggiando il cavallo italiano Tempesti che, con una prova sontuosa, ha annichilito il derby winner tedesco Sammarco. Interpretazione magistrale di Cristian Demuro che lancia l'alfiere di Dormello ai 400 finali, un allungo da campione che lascia di stucco il fuoriclasse tedesco, sul palo due le lunghezze di distacco. Apoteosi a San Siro. A favore del portacolori della croce di Sant'Andrea un terreno faticosissimo e poco gradito all’avversario, un dettaglio tecnico? Vista la vittoria diremmo proprio di no e, se si volesse essere pignoli, potremmo dire che il terreno c’è: lì si corre e gli specialisti fanno la differenza. Con la vittoria di domenica scorsa Tempesti ottiene il suo terzo successo nelle corse di gruppo e con altrettanti piazzamenti possiamo tranquillamente affermare che rientri tra i primi cinque cavalli italiani degli ultimi 20 anni. Grazie Tempesti, grazie Dormello e grazie a Riccardo Santini. Aspettiamo fiduciosi il 2024.

Sabato 18 novembre

A Milano va in scena il Premio St. Leger, prova di GR3 per cavalli di tre anni ed oltre. La corsa che sancisce ultimo atto della Triplice corona italiana è stata disertata dal cavallo Igazgato, grande assente. I proprietari hanno scelto un altro programma e poiché la proprietà ha sempre ragione, accettiamo il verdetto. Noi lo avremmo visto volentieri correre contro questa ardita truppa straniera e con convinzione scriviamo che avrebbe retto serenamente il confronto. Dieci i partenti, 9 gli stranieri. Maria Salvador è l'unica italiana in gara e siamo certi che venderà carissima la pelle. Noi da tifosi italiani la sospingeremo con il nostro tifo, San Siro sarà il suo più fido alleato in una battaglia dal sapore epico come quella di Davide contro Golia.

St. leger 2023

Commento tecnico: Partiamo dall’unico rappresentante italiano, la femmina Maria Salvador. La 4 anni della signora Nadali allenata da Antonio Cottu dovrà vedersela con 9 cavalli stranieri, un evento mai visto sulle piste italiane. Un piazzamento può essere alla sua portata… Rispetto al lotto restante, Roberto Escobar, il figlio di Galileo, ha i titoli per primeggiare, poi Agreement, cavallo ungherese che in patria ha un solido palmares; chiudiamo con Alessio, cavallo tedesco che sempre ben figura. Le carte come sempre saranno rimescolate a secondo del terreno che l’ippodromo offrirà.

Il programma milanese offre anche:

falk 2023

Commento tecnico: corsa dedicata alle femmine. In pista le migliori a disposizione, 5 italiane contre 3 straniere. Akatachi, cavalla ungherese arriva a San Siro forte di 3 vittorie consecutive, Beauty approach ha corso le due ultime in Francia senza brillare ma le categorie erano decisamente toste. Lechro cavalla inglese da Handicap, sicuramente la distanza non sarà un problema, in Italia è allenata da Virginia Tavazzani… i 63 giorni di stop saranno bastati per l’adattamento? Nayeli, River Spirit, Sa Filonzana, Sopran Teodora, Taany e Zanfogna hanno le carte in regola per ben figurare. Noi scegliamo nell’ordine: River Spirit, Nayeli e Zanfogna.

chiusura 2023

Commento tecnico: 13 al via, la condizionata con Bahja del Sol in cerca di rivincita. Per classe dovrebbe essere, primo o secondo. Beirut con il discarico potrebbe fare un numero. Per tutti gli altri, sarà una questione di posizionamento ai 400 finali. Una gran bella corsa che fa la felicità degli allibratori ed un po’ meno degli scommettitori.

Ricordiamo che il sabato pomeriggio si corre anche nell'ippodromo di Siracusa, sei le corse in programma.

Domenica 19 novembre

La domenica di corse al galoppo si svolge tra Roma Capannelle e Pisa San Rossore. Nell’ippodromo capitolino si segnalano i due HP cat. C “Premio Allevamento” (metri 1.600 per cavalli di 3 anni ed oltre), “Premio Capannelle” (metri 1.200 per cavalli di 3 anni ed oltre), e il Super Handicap dedicato a Nearco (metri 1.600 per cavalli di 3 anni ed oltre).

A Pisa si correranno sei corse, noi segnaliamo il Premio Bardelli, condizionata sui 1500 metri per cavalli di 2 anni, il Premio Polifemo Orsini, handicap sui 1.500 metri per cavalli di 3 anni ed oltre) ed infine la prova per Debuttanti “Premio Serboli” sui 1.600 metri. Una prova da seguire con molta attenzione perché potrebbe mettere in mostra il campione o la campionessa del domani, noi ne diamo un ampio risalto perchè il premio nasce per una storia di vera amicizia.

serboli 2023

Scopriamola intervistando Carlo Polci, amico e socio del compianto Enrico, una storia lunga 50 anni e terminata troppo presto che ha legato e lega ancor oggi amicizia e passione.

Dottor Polci, l’amicizia prima di tutto e poi? "Un’amicizia che nacque cinquant'anni fa ed ancora è viva, Enrico è un arbitro di calcio di un certo rilievo, io ho iniziato da poco. Un'amicizia fortissima legata da due passioni, l'essere arbitro di calcio ed essere amante delle corse di cavalli. Lui si laurea in legge ed entra nel ramo bancario, passando dalla Cassa di Risparmio di Firenze a Mediolanum dove diviene uno dei più importanti uomini del centro Italia nella struttura di Ennio Doris, io faccio il mio percorso e divengo dottore commercialista. La nostra amicizia è sempre più forte, lui arriva a essere arbitro di serie C ed io provo ad emularlo ma non ci riesco ma rimango nel mondo degli arbitri mentre lui ne esce. La prima passione in comune svanisce ma cementa indissolubilmente la seconda, quella per i cavalli da corsa, e come tutti quelli della nostra generazione incominciamo a girare per ippodromi e sale corse. Gli ippodromi di Livorno, Pisa e Firenze sono la nostra seconda casa, sempre insieme a cercare il cavallo vincente. Intorno ai 50 anni, la salute di Enrico viene minata da tre infarti in rapida successione che lo costringono ad un riposo forzato."

Lo stato di salute di Enrico però non ha fermato la vostra passione, a quanto mi risulta... "Esattamente, nel 2019 compro il primo cavallo, Breguet Man, e pur essendo la scuderia intestata a me, iniziamo un bellissimo rapporto societario e l’avventura di proprietari di purosangue. Enrico era un uomo di una cultura strepitosa, un amico sincero, il suo sogno era essere un proprietario e insieme abbiamo realizzato il sogno. Conosceva tutte le genealogie, tanto che quando ero con lui non c’era bisogno di studiare alcunché, lui sceglieva il cavallo vincente ed io facevo il galoppino tra i picchetti per trovare la quota più grassa. Una precisazione, però è dovuta, la scommessa è sempre stata morigerata e tutt’ora lo è, perché il sano divertimento è veder il cavallo vincere…"

Ed un altro momento indimenticabile dopo la vittoria con il biglietto vincente in mano? "Un altro momento indimenticabile fu la consegna della tessera da proprietario rilasciata dalla società Alfea, posso con tutta onestà dire che per lui fu il passaporto per il paradiso.

Enrico ci ha lasciato il 2 luglio scorso, per un altro attacco di cuore, un durissimo colpo per la famiglia, per me e gli amici, dedicarli una corsa di cavalli 'debuttanti' è un atto voluto ed un sincero augurio a che il galoppo continui a sfornare campioni e nuove vere amicizie, nella più sincera speranza di aver rispettato il credo di Enrico".

Perché la vera svolta di questo sport-spettacolo non è il business bensì la passione e l'amicizia, i veri valori che portano avanti il mondo e di conseguenza anche l'ippica...

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