"Altro che Jersey Shore racconto i veri tamarri"

Da stasera Fiammetta Cicognaa presenta il docu-reality su Italia 1: "Un mese in giro per l’Italia: loro su un bus, io in limousine"

"Altro che Jersey Shore  
racconto i veri tamarri"

La Bella e le Bestie. D’accordo, la battuta è un po’ cattiva ma l'effetto-contrasto tra lei e loro è, più o meno, quello del Nesquik spolverato sulla pastasciutta. Non ci interessa specificare chi sia uno e l’altra, ma è proprio l’abbinata che lascia basiti: come dicono a Roma, nun se po’ vedè. Anche se, alla fine, intriga. Fiammetta Cicogna, splendida modella ventitreenne ex protagonista di uno spot di telefonia mobile diretto da Gabriele Muccino, nonché fugace pianista alla corte di Chiambretti, infine conduttrice del programma di natura Wild, è quel che si definisce un’icona di bellezza. «Loro», invece, sono otto tamarri doc (o zarri, truzzi, coatti, come li volete chiamare) selezionati per fare da paradigma vivente a un popolo che, in Italia, è sempre più numeroso. Complici i suggerimenti «estetici» che vengono da tv show come Grande Fratello e Uomini e Donne. La bionda modella milanese, gazzella di naturale eleganza, è stata scelta per condurre Tamarreide, il nuovo docu- reality ideato dal regista Alberto D’Onofrio e dalla produttrice di MadDoll Cristiana Farina, in arrivo stasera su Italia 1 in prima serata per sette puntate.
Fiammetta, ma che c’azzecca lei con i tamarri?
«Ognuno di noi ha un lato tamarro. E io ce l’ho eccome. Sono cresciuta in casa con tre fratelli maggiori maschi: so cosa significa impennare un motorino smarmittato, mi diverte la musica a tutto volume e, le dirò, sono appena stata a Ibiza. Le può bastare?».
Sì ma lei ha un nome chic, fa la modella, studia all’università, ha studiato musica. Lei è chiara come una Beatrice dantesca, loro sono cotti dai raggi Uva...
«Ma si dai, per me è stato uno spasso buttarmi in questa esperienza. Ho seguito i ragazzi protagonisti: loro su un grosso sleeper bus, con zone living, cucina, suite. Io dietro, a bordo di una limousine. Insomma, io sono l’Omero che canterà le loro gesta».
Qual è la missione di questi tamarri che mi sta dipingendo come eroi epici? Non è che avete scopiazzato gli italoamericani di Jersey Shore?
Io la chiamo docu-soap, anche perché tra loro ci sono anche flirt. Si tratta di un on the road di 25 giorni, in giro per l’Italia, partendo dal litorale romano, finendo perfino al museo degli Uffizi a Firenze...».
Come agli Uffizi? I cafoni di Jersey Shore, anche loro in Italia per l’ultima edizione, non sono potuti entrare!
«E qui si è risposto anche alla domanda precedente: quelli sono cafoni, i miei sono tamarri doc. Sono il simbolo di un’Italia che c’è sempre stata, con il macho e la donna che vuole mettere in mostra tutta la sua femminilità. Agli otto ragazzi propongo prove diverse: paparazzare i vip, incontrare giovani di altre tribù come gli emo, ma anche andare a cena con i nobili, o superare prove culturali. Attraverso di loro, scopriremo la filosofia pura del maranza. Per me è anche uno studio antropologico: se mi passa la battuta, è un po’come continuare i miei speciali di Wild».
Ahia, se la sentono i ragazzi. A proposito, chi sono?
«Quattro donne e quattro uomini da tutta Italia, tra i 18 e i 25 anni. Amano apparire, c’è chi è disoccupato e chi fa la cubista, chi la barista e chi l’aspirante pugile. Amano Lady Gaga e e gli ex del Gf. Li conoscerete».
Dopo Wild, Tamarreide. Martedì esordisce su Cartoon Network, come commentatrice di Takeshi's Castle, ogni martedì in prima serata. Sembra richiestissima...
«Mi piace fare esperienze sempre diverse. Anche se Wild mi piace troppo e posso dire che sarò anche nell’edizione dell’anno prossimo.

In Takeshi's Castle commento insieme a Federico Russo le folli imprese di quello che viene definito il Giochi senza frontiere giapponese. Si tratta dei nuovi filmati che un tempo commentava la Gialappa’s. I giapponesi sono pazzi, sorridono sempre e affrontano da naif le prove più assurde!». Un po’ tamarri anche loro?

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