Altro che M5S, mangiatevi un biscotto al Grillo

Succede solo al Fuori Salone di Milano: Giulia Tacchini e Brian Sironi fanno essiccare i grilli, li tritano e li mischiano con la farina. Insomma, roba per stomaci forti

Un Grillo al Fuori Salone di Milano
Un Grillo al Fuori Salone di Milano

di Nicolò Petrali

Beppe Grillo è proprio dappertutto e, come se non bastasse, adesso vorrebbe arrivare anche sulle nostre tavole. Nella palude artistica di via Paolo Sarpi al civico 52, tra enormi zanzare in metallo e con un evocativo sottofondo di suoni emessi da insetti per sentirsi più coinvolti nell'ambientazione, siamo andati ad assaggiare i biscotti integranti a base di farina di grillo. No, non hanno hackerato il sito, la presentazione di questa curiosità culinaria era collegata al Fuorisalone di Milano e i ragazzi che hanno realizzato il progetto con l'obiettivo di avvicinare la cultura italiana a quella dei Paesi asiatici, noti per il costume di mangiare insetti ed animali, hanno studiato design del prodotto.

Si chiamano Giulia Tacchini e Brian Sironi, e sono gli unici due “grillini”, se così possiamo definirli, che hanno gentilmente accettato di rilasciare qualche dichiarazione ai giornalisti. “La vita assieme ai grilli non è facile – ha confessato Tacchini – la prima volta che li ho portati a casa per allevarli ho avuto parecchi problemi. E ho avuto anche molti problemi a realizzare il sito internet dato che il nome di Grillo ha praticamente monopolizzato la rete”. Giulia ha fatto una tesi di laurea nella quale progettava un biscotto ad alto valore proteico per i bambini dell'Africa che non hanno la possibilità di diversificare la dieta. Poi si è buttata in questa avventura e da allora compra gli insetti, li alleva nel box di casa nutrendoli con gli avanzi della sua tavola e, quando sono grandi abbastanza, li fa essiccare, li trita e li mischia con la farina. Roba per stomaci forti, da far saltare le quirinarie, pardon le coronarie.

“I biscotti integranti – spiega Sironi – sono uno strumento di avvicinamento alla diversità. Un avvicinamento graduale e graduato perché ogni biscotto ha impresso sulla superficie un numero che indica quanto ci stiamo accostando a qualcosa che è diverso da noi. Ci sono quelli con solo il 10% di farina di grillo fino ad arrivare al 40% e al 70%. Più questa percentuale aumenta più il biscotto diventa scuro e friabile”.

Il problema è che in Italia la legge non permette ancora di vendere prodotti che contengono insetti. Sebbene, come ci spiegano Giulia e Brian, si calcola che ognuno di noi ne mangi circa 500g presenti nei cibi preconfezionati e nei succhi di frutta. “Ci vorrebbe una normativa in materia, dicono”. E pensare che, per ironia della sorte, l'attuale paralisi istituzionale è favorita proprio da Grillo.

Questi biscotti hanno incuriosito molto i presenti che hanno gradito

l'accompagnamento con il tè cinese. “E mangiamoci questo grillo”, diceva qualcuno divertito. Ma tra questi c'era anche qualche scettico. Per quanto possa essere di moda, c'è proprio chi non riesce ad abituarsi al grillo.

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