Un altro figlio dei Pooh conquista l’Isola

MilanoÈ nato un nuovo Facchinetti. Il vincitore dell’Isola 2010, Daniele Battaglia, sta proprio seguendo passo passo le orme del suo amico e collega nella categoria «figli dei Pooh». Daniele, figlio di Dodi, il chitarrista del gruppo, ieri sera ha battuto in finale (con minimo scarto) Luca Rossetto, l’ingegnere più buffo del Piemonte campione di ingenuità e purezza. Così, ora per il trionfatore si aprono le porte della Tv. Il direttore di Raidue Massimo Liofredi, già ieri, in conferenza stampa prima dell’inizio della diretta, aveva prospettato di chiamare il giovane a condurre un programma già quest’estate. Insomma, stessa strada di Facchinetti: prima un naturale (essendo figli di cotanti padri) percorso nel mondo musicale, poi un passaggio come concorrente dell’Isola e, infine la carriera televisiva. Vedremo se sarà di successo. Perché Daniele, bollato dalla conduttrice Simona Ventura, dal direttore e dai commentatori come ragazzo pulito, leale e sincero, è comunque uno che sa il fatto suo cui non manca la voglia di sgomitare per avere successo nella vita.
In ogni caso, d’ora in avanti il reality andrebbe chiamato solo Isola. Quella seconda parte del titolo, dei famosi, non ha più senso. Perché nessuno che avesse uno straccio di curriculum da Vip è arrivato in finale. Dopo Daniele e Rossetto, terza è arrivata Guendalina Goria, figlia di Maria Teresa Ruta e quarto Domenico Nesci, che teoricamente è una star di Mtv, ma non popolare tra il grande pubblico. E ad andare a casa, televoto dopo televoto, sono state le due stangone mozzafiato Nina Senicar e Claudia Galanti, ma anche un attrice notissima agli italiani come Sandra Milo che con la sua faccia buonina si è poi mostrata per quel che veramente era: una capessa che organizzava strategie per eliminare gli avversari. Morale? La sintetizza la conduttrice Simona Ventura nella conferenza stampa che precede la diretta dell’ultima puntata in onda dagli studi Rai di via Mecenate a Milano: «La scelta del pubblico dimostra che gli italiani hanno voglia di premiare persone pulite, oneste e generose. Il televoto ha mandato a casa personaggi che si sono comportati in maniera ambigua e ha portato in finale ragazzi giovani che hanno sempre agito con onestà e lealtà».
Certo, la Ventura è forse un po’ troppo speranzosa sul nostro Paese e anche sul suo stesso show visto che, durante la finale, si sono visti spettacoli poco edificanti (e non salvati dall’ironia) come Nina, Claudia e Aura ballare semi-nude a cavalcioni di Rossano Rubicondi. Ma, si sa, da quando dal reality se ne è andato Aldo Busi, se ne sono dovuti inventare di siparietti per rivitalizzare il programma. Lei, sempre in conferenza, ribadisce che non ha ancora capito perché sia stata usata una mano così pesante con Aldo Busi, bandito dalla Rai perché colpevole di aver parlato male del papa prima di lasciare il reality. «È un momento difficile, c’è poca libertà dappertutto – ha detto la presentatrice –. Io comunque continuo a frequentare Busi, spero di poter lavorare in futuro con lui in qualsiasi modo, ma so già che presto lo vedremo a Mediaset invece che sulla Rai». Simona si riferisce agli inviti arrivati da programmi del Biscione (forse Matrix?) a cui lo scrittore potrebbe partecipare una volta liberato dal contratto con Magnolia, cioè tra trenta giorni.
Comunque ieri si è chiusa un edizione difficile. Tra incidenti, forfait, proteste è stato un miracolo che si sia arrivati alla fine. La critica più diffusa è stata quella della mancanza di un cast forte. Ne ha parlato il produttore Giorgio Gori: «A noi al contrario è sembrato ci fosse un cast forte. E devo dire che l’uscita di Aldo Busi, che con la sua forza limitava gli altri, ha permesso ad altre personalità di emergere».

Che dire degli ascolti (venti per cento di share) che se paragonati alle prime edizioni calano vistosamente, ma che se raffrontati ai dati di rete tengono in piedi Raidue? «Se consideriamo che in questi anni la televisione è completamente cambiata e grandi percentuali di share li erode la tv tematica – spiega il direttore di Raidue Liofredi – non possiamo che essere contenti tanto che penso che l’anno prossimo ci ritroveremo ancora qui in primavera». Intanto Simona si prepara a lavorare anche nella Tv spagnola, sta già studiando la lingua.

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