Avvocato ambientale, chi è e di cosa si occupa

L'avvocato ambientale è un professionista che offre consulenza legale, sia ai privati che alle imprese, per tutto ciò che riguarda la tutela e salvaguardia dell'ambiente. Quali competenze servono e quanto guadagna

Avvocato ambientale, chi è e di cosa si occupa

La sostenibilità è un tema trasversale che, cioè, riguarda molteplici ambiti e attività professionali. In questo contesto si inserisce la figura dell’avvocato ambientale: un professionista che ha competenze specifiche nel merito di tutte le questioni che riguardano le normative ambientali regionali, nazionali ed europee. Vediamo nello specifico quali sono le sue mansioni e come ci si specializza in tale ambito.

Cosa fa un avvocato ambientale

Avvocato

L’avvocato ambientale è un professionista esperto in ambito giudiziale ed extragiudiziale che ha maturato competenze specifiche in diritto dell’ambiente. In linea generale, offre consulenza e assistenza ai suoi clienti (enti privati o pubblici, aziende e società) per tutto ciò che concerne le nuove normative a tutela dell’ambiente.

Il suo ruolo, però, va oltre la semplice osservanza delle norme (compliance). Egli opera attivamente al fianco di numerosi altri professionisti con cui si relaziona e confronta quotidianamente per questioni di varia natura, sia civile che penale, a tutti i livelli.

Tra le principali mansioni di un avvocato ambientale rientrano:

  • gestione amministrativa/legale dei rifiuti (waste management);
  • assistenza relativa ai procedimenti di bonifica;
  • redazione di due diligence per la gestione il trasferimento del rischio ambientale;
  • stipula di investimenti sostenibili (ESG)
  • conversione di impianti o reti di stoccaggio di gas/energia;
  • tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
  • assistenza legale relativa ai reati ambientali.

Va detto che, rientrando nella categoria dei cosiddetti green jobs, si tratta di una figura professionale in divenire e le cui competenze potrebbero variare nel corso dei prossimi anni.

Come diventare un avvocato ambientale e quanto si guadagna

avvocato

Ad oggi, non esiste ancora un albo professionale specifico. Chiaramente, si presuppone che l’avvocato ambientale abbia conseguito una laurea in giurisprudenza e superato l’esame di Stato per l’abilitazione in ambito forense.

Dal punto di vista della formazione, invece, sono in aumento i corsi accademici e i master in materia di diritto ambientale. Un adeguamento tanto inevitabile quanto necessario poiché si tratta di un argomento attualissimo nonché di grande impatto economico e sociale. Basti pensare che la legge costituzionale 11 febbraio 2022, modificando gli articoli 9 e 41 della Costituzione, ha riconosciuto l’importanza della tutela e salvaguardia dell’ambiente, sia nella parte dedicata ai principi fondamentali, sia per quella relativa alle finalità dell’attività economica affinché "possa essere indirizzata e coordinata ai fini sociali e ambientali".

Tra le competenze richieste, oltre alla conoscenza della materia giuridica, vi sono quelle relative all’economia ed ecologia del diritto internazionale, europeo, pubblico, privato e penale. E quindi, in linea generale, il professionista dovrà acquisire competenze in:

  • tutela civile e penale dell’ambiente;
  • sostenibilità, politiche pubbliche e compliance ambientale;
  • diritto internazionale e dell’Unione Europea per la tutela dell’ambiente;
  • diritto amministrativo ambientale.

Quanto ai guadagni, non c’è un tariffario di riferimento. Secondo alcune stime, un avvocato ambientale entry level percepisce uno stipendio di circa 26.125 euro all'anno, mentre i lavoratori con maggiore esperienza possono guadagnare fino a 41.

250 all'anno. Ovviamente si tratta di cifre approssimative, che possono variare a seconda del tipo di contratto. Per certo si tratta di una professione che potrà garantire molteplici sbocchi occupazionali alle generazioni future.

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