Ancelotti prova il Milan anti-Juve (senza Maldini)

In panchina anche il figlio di Antonelli. Il gestore telefonico «3» futuro sponsor

Franco Ordine

nostro inviato a Empoli

Al Milan è emergenza seria, emergenza vera. Con Nesta vicino al rientro (sabato contro la Juve), resta a casa anche Maldini (mai esagerare coi suoi acciacchi) mentre Stam prova questa mattina un recupero che appare improbabile (contrattura al flessore). Così è la prima volta di Dario Simic centrale al fianco di Costacurta: insieme giocarono, pensate un po’, a Bruges due anni prima (novembre ’03), con la squadra ridotta in dieci, capace di vincere nel finale grazie a una stoccata di Kakà. «Speriamo sia un buon segno» ripete Ancelotti che prova a cementare la fiducia nei prescelti sorvolando sull’emergenza avvertita a Milanello, e non soltanto in difesa. «Ci sarà in campo un Milan affidabile, serve spirito di sacrificio» sostiene convinto il tecnico per infondere coraggio a un paio di ragazzini aggregati al gruppo, Marzorati che è un difensore pronto per la panchina e il giovane Antonelli, figlio d’arte, figlio di Dustin, attaccante di metà anni Settanta con la maglia rossonera. Ci sono loro, due deb, non gli ultrà, ancora per protesta contro caro-stadio e biglietti nominali.
Le insidie non mancano. Specie se si pensa alla striscia dell’Empoli: 13 punti nelle ultime cinque prove, con Tavano, il piccolo e temibile scugnizzo reduce da una serie di prodezze balistiche, a Treviso l’ultima, contro la Roma la penultima. «Non dobbiamo fare calcoli, i tre punti di Empoli valgono come quelli in palio contro la Juve» spiega didascalico Ancelotti. I calcoli, nell’occasione, li lascia alla società che sta per firmare un contratto (annuale) di sponsorizzazione con l’operatore di telefonia «3» e sottoscrivere una partnership con l’isola di Formentera. Perciò nell’occasione, che pure potrebbe esser buona per uno schieramento tattico ad albero di Natale, il Milan e Ancelotti non rinunciano alle due punte. «È l’unica scelta certa» informa il tecnico prima di volare da Malpensa verso Firenze. E si tratta di Gilardino e Vieri: anche loro, un’altra strana coppia dopo quella difensiva, sono reduci da un isolato test in azzurro, a Lecce contro la Moldova (gol di Bobo e di Alberto contemporaneamente, una specie di evento miracoloso).
«I due non sono né depressi né psicolabili, non hanno nemmeno bisogno di aiuto» è il panorama psicologico confezionato dal tecnico che naturalmente si aspetta qualche buona notizia. Prima o poi Vieri deve sbloccarsi per la legge dei grandi numeri, Gilardino invece ha solo bisogno di tempo per tornare brillante. Inzaghi assiste i due dalla panchina, pronto a intervenire nella mischia. Ma forse risulta decisiva, questa sera, la prova di Manuel Rui Costa.

A Cagliari la sua partita fu un disastro: Ancelotti riprova, riservando Kakà per la Juve e per il Psv. «In allenamento Rui è brillante» riferisce una fonte interna. Ma in allenamento non conta. Conta dimostrarlo in partita per salvare anche la sfida di sabato notte con la Juve.

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