Ancelotti: «Vittoria del carattere»

Ancelotti: «Vittoria del carattere»

da Milano
A fine partita ha un sorriso che non sfoggiava da tanto. Il Milan ringrazia per la vittoria Massimo Ambrosini: «La mia vita è fatta di se e di ma. Ho pensato tante volte a tutti i miei infortuni». Però il passato è alle spalle, e davanti al Milan ci sono solo i tre punti afferrati in extremis, ma meritati perché «noi lottiamo sempre fino alla fine».
Di parere opposto il tecnico della Sampdoria Walter Novellino: «Il pareggio ci andava addirittura stretto - reclama -. Loro non sono mai stati pericolosi, mentre noi abbiamo pagato l’espulsione ingiusta di Olivera». Una parola anche sul caso Flachi: «Francesco è un buono, che purtroppo frequenta cattive compagnie. Io sono pronto ad aiutare l’uomo. D’altronde questo è il male del nostro secolo», ha detto riferendosi alla cocaina.
Anche Massimo Oddo ce l’ha con Ayroldi: «Il mio fallo c’era - ammette -, ma prima ce n’era uno clamoroso di Bonazzoli su di me. La partita è stata falsata dall’arbitro». Meno drastico Carlo Ancelotti, che ha solo parlato di «decisioni di carattere», da parte del direttore di gara. Grande soddisfazione, da parte dell’allenatore milanista, soprattutto per la grinta messa in campo: «È stata una grande prova caratteriale dopo una settimana dura, tra Champions e un virus influenzale che ha colpito vari giocatori. Nel primo tempo abbiamo speso molto per rimanere in partita nonostante l’inferiorità numerica, e nella ripresa abbiamo pagato lo sforzo».
Forse, più di altri, lo sforzo lo ha pagato Ronaldo? «Avrebbe più bisogno di un partner in attacco - ammette Ancelotti -.

Ma anche da unica punta ha sempre messo in apprensione la difesa della Samp». Concorde anche Silvio Berlusconi: «Ronaldo? Ha sbagliato solo un passaggio, la sua mi è parsa un’ottima prestazione. Per vincere, poi, ci vuole anche fortuna».

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