Anestetizzare i bollenti spiriti

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Anestetizzare i bollenti spiriti
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No, cara Giulia C. l’amore platonico e l’amicizia non sono affatto la stessa cosa! L’amicizia è pura. I pruriti non corrisposti un po’ meno puri! A 56 anni, sposata con figli, dovrebbe saperlo perché si presume che abbia passato (da molto tempo) la fase adolescenziale dell’instabilità emotiva. Cercare di far cadere in tentazione un collega anch’egli coniugato e padre non mi pare un gesto da persona matura. Ringraziamo il cielo, il collega ha saputo invece «gestire la situazione» difendendo la sua fedeltà e il suo matrimonio «senza fare colpi di testa»! Ma l’anestesista Giulia non demorde: non è disposta a rifiutare l’amicizia offerta definendola addirittura «troppo pesante» continuando a sentire connessione (e che è uno smartphone?) attrazione, simpatia! E la ciliegina finale è l’ammissione candida che sia più «dannoso lasciare andare un sentimento che comunque ti dà e molto». Da notare i numerosi virgolettati che rendono l’idea della superficialità e irrequietezza puerile della dottoressa. Inoltre ammette anche di aver un’opzione «B»… anzi «C» visto che sarebbe la terza che «l’attira, ma solo fisicamente!». Io resto senza parole. Personalmente consiglierei alla dottoressa Giulia di prendere spunto dalle sue competenze professionali e … anestetizzare i suoi bollenti spiriti! E – last but not least – mi congratulo col collega chirurgo che riesce a difendere strenuamente la sua unione familiare. Infine non mi resta che compatire con affetto il povero consorte della dottoressa particolarmente allegra sperando che non arrivi all’opzione «N» o «P» o «Q»!
Cordiali saluti
Salvatore

Caro Salvatore, comprendo la sua veemenza (e apprezzo la sua ironia) nello scrivere all’anestesista tutt’altro che anestetizzata. Nel rispondere alla diretta interessata mi ero insospettita «sull’opzione C» almeno quanto lei. Ciò su cui mi piacerebbe essere rassicurata, però, è sul fatto che se alle stesse confessioni si fosse lasciato andare un uomo, l’indignazione sarebbe stata la medesima.

Nutro una genuina idiosincrasia per gli inganni e la mancanza di rispetto, ma la dirigo allo stesso modo ad ambo i sessi. Mentre temo che oggi ancora ci sia (e non mi riferisco a lei) un doppiopesismo di genere. Benissimo se ad essere spre-giudicato è un uomo, solo giu-dicata se si tratta di una donna.

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